Di seguito alcune indicazioni essenziali per l’Anno della Fede, con lo spartito dell’Inno che, tuttavia, come rilevato da più parti, ha deluso le aspettative. Qualche esperto di musica sacra auspica che non venga usato in contesti liturgici.

 

Redazione SME

Monsignor Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, ha annunciato l’avvio in rete del nuovo sito, del logo e dell’Inno dell’Anno della Fede, in programma dall’11 ottobre 2012 al 24 novembre 2013.

Il sito web è stato progettato in maniera innovativa ed è consultabile da tutti i dispositivi mobili e tablet attraverso la scelta di componenti e tecnologie di nuova concezione. Offre, quindi, l’opportunità di conoscere tutti gli appuntamenti previsti con il Santo Padre e gli eventi di maggior rilievo delle Conferenze Episcopali, delle Diocesi, dei Movimenti e delle Associazioni. Disponibile in diverse lingue.

http://www.annusfidei.va/content/novaevangelizatio/it.html

Il logo che segnerà tutti gli avvenimenti di quest’Anno rappresenta una barca, immagine della Chiesa, in navigazione sui flutti. L’albero maestro è una croce che issa le vele le quali, con segni dinamici, realizzano il trigramma di Cristo (IHS). Sullo sfondo delle vele è rappresentato il sole che associato al trigramma, rimanda all’Eucaristia.

È pronto anche l’Inno ufficiale dell’Anno della Fede. Credo, Domine, adauge nobis fidem: è il ritornello che permane come invocazione al Signore perché abbia ad aumentare in tutti noi la Fede, sempre così debole e bisognosa della sua grazia.

Vedi Allegato (spartito con testo): Inno anno della Fede con testo[1]

Purtroppo sull’Inno dobbiamo esprimere un giudizio musicale non lusinghiero. Al riguardo riportianmo le valutazioni già pubblicate sul sito http://www.cantualeantonianum.com.

Da bocciare senza appello “Credo, Domine“, il nuovo inno che accompagnerà tutto l’Anno della Fede di prossima apertura (ottobre 2012). Il testo è di una banalità sconcertante (Camminiamo carichi di attese, a tentoni [!!!] nella notte…), degno dei più tristi anni ’70, la musichetta stucchevole, stile ballabile. Il misto lingua nazionale/latino sarà anche utile per far cantare popoli diversi nella stessa lingua, ma l’effetto del doppio ritornello non è granché.
Spero che non venga inteso come inno per la liturgia, ma solo come canto-sigla degli eventi collegati all’Anno della Fede… Spero….
Vi riporto lo spartito della versione italiana, distribuito dal sito ufficiale AnnusFidei.va, e l’esecuzione in Francese, l’unica per ora in circolazione su YouTube.

http://www.youtube.com/watch?v=8N0AFMpBYvk&feature=player_embedded

Nei primi giorni di settembre uscirà nelle diverse lingue il Sussidio pastoraleVivere l’Anno della Fede, preparato per accompagnare, in primo luogo, la comunità parrocchiale, e quanti vorranno inserirsi nell’intelligenza dei contenuti del Credo.

 

Una immagine del Cristo del Duomo di Cefalù accompagnerà tutti i pellegrini e i credenti nelle varie parti del mondo. Nel retro si trova scritta la Professione di fede. Uno degli obiettivi dell’Anno della fede, infatti, è fare del credo la preghiera quotidiana imparata a memoria, come era consuetudine nei primi secoli del cristianesimo. Secondo le parole di S. Agostino: “Ricevete la formula della fede che è detta Simbolo. E quando l’avete ricevuta imprimetela nel cuore e ripetetevela ogni giorno interiormente. Prima di dormire, prima di uscire, munitevi del vostro Simbolo. Nessuno scrive il Simbolo al solo scopo che sia letto, ma perché sia meditato”.

 

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