Liberamente tratto da Credere 

Cari amici lettori, la seconda domenica di Pasqua è detta anche della Divina Misericordia. Così ha voluto il Papa Giovanni Paolo II, a partire dall’anno 2000. Ed è proprio questa l’occasione scelta dal Santo Padre Francesco per indire ufficialmente l’Anno santo straordinario della Misericordia. Nella solenne vigilia di Sabato 11 aprile, verrà resa pubblica la bolla d’indizione del Giubileo straordinario della Misericordia. Nel corso della cerimonia, verrà data lettura della Bolla davanti alla Porta santa della basilica di San Pietro. Seguiranno i Primi Vespri della festa della Divina Misericordia, presieduti dal Papa.

porta-santa-1030x615Nella bolla d’indizione del Giubileo saranno indicati i tempi, le date di apertura e di chiusura e le principali modalità di svolgimento del grande evento. Soprattutto, il Papa spiegherà lo spirito con cui ha indetto l’Anno santo, le intenzioni e i frutti da lui sperati. Il tema della misericordia di Dio sta molto a cuore a Francesco, è il centro del suo pontificato. Ma è anche il messaggio fondamentale del tempo di Pasqua. Che cos’è infatti la Pasqua? La parola significa “passaggio” e ricorda, appunto, il passaggio di Cristo dalla morte alla vita. Egli, Figlio eterno del Padre, ma anche uomo come noi, è il primo ad aver superato l’abisso della morte.

Ha così aperto anche per noi la via verso la vita eterna. La Pasqua di Cristo diventa così la nostra: un passaggio dalla morte alla vita che avverrà sì nell’ultimo giorno, nella risurrezione finale, ma che inizia fin d’ora con il nostro passaggio dal peccato alla vita nuova in Cristo, dall’egoismo all’amore, dalla vendetta alla misericordia. Nella sua Pasqua Gesù ci rivela il vero volto di Dio: un Padre misericordioso che sempre perdona, che ci ha amato a tal punto da consegnare suo Figlio alla morte di croce per salvarci. Cristo ci ha amato fino alla fine (cfr Giovanni 13,1), fino a dare la vita. Essere cristiani non è seguire una morale o una filosofia, ma fare esperienza di questo amore, lasciarci commuovere e trasformare da un Dio che ci ama così follemente da lavare i nostri piedi, da farsi servo, da morire per noi.

10885466_319420571590888_5918494019672480103_nÈ la grande scoperta di san Paolo: «Vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me» (Galati 2,20). Essere cristiani vuol dire lasciarci amare da Dio, riconoscerci peccatori e accogliere il suo perdono, diventare misericordiosi come lui è misericordioso (cfr Luca 6,26). È il passaggio, la Pasqua, che siamo chiamati a fare nella nostra vita, giorno per giorno. Cari amici, viviamo così questo tempo pasquale. Buona festa della Misericordia a tutti!

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: