Redazione SME

13414715_10208092063651416_865985223_nUna grande partecipazione di fedeli, appartenenti al movimento carismatico del Rinnovamento nello Spirito Santo, ha dato vita, questo pomeriggio al pellegrinaggio giubilare al Santuario della Vergine SS.ma dell’Elemosina di Biancavilla. I pellegrini sono convenuti da diverse parti del ragusano; in particolare da Vittoria, dove ha sede il movimento guidato da don Giovanni Nobile.
13384810_10208092062531388_442822203_nGiunti a Biancavilla nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 8 giugno, i fedeli sono stati accolti alla chiesa del Rosario da don Pino Salerno che oltre all’accoglienza li ha introdotti in Basilica Santuario attraverso il corteo giubilare. In Santuario ha avuto luogo la venerazione dell’Icona della Madonna dell’Elemosina e l’Adorazione eucaristica accompagnata da molte confessioni individuali in vista del dono dell’Indulgenza.
13384818_10208092051731118_16010106_nAlle ore 19, invece, la recita del Santo Rosario e la successiva Celebrazione eucaristica con preghiera di intercessione per i malati nel corpo e nello spirito, presieduta dallo stesso P. Nobile. Occasione speciale questa, per affidare l’intera famiglia carismatica alla materna protezione di Maria, Madre della Misericordia. Nella sua omelia, il celebrante, tra le altre 13401136_10208092061371359_867555113_ncose, ha ricordato come: “Dio benedice una persona e la fa diventare un personaggio! Dio chiama Abramo e gli ordina di lasciare la sua terra e di andare verso una terra che gli avrebbe indicato: farò di te un grande popolo e ti benedirò e diventerai una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno. Abramo si fidò del Signore, non sapeva dove andava, ma sapeva con chi 13401142_10208092052171129_1869615638_nandava. ha lasciato il sicuro per l’insicuro. Ma l’insicurezza in Dio è più sicura della nostra sicurezza. Con lui c’è sempre da guadagnare, senza di Lui c’è sempre da perdere. Se Lui chiede è perché vuole darci, come ha fatto con la Samaritana. Non solo essere benedetti ma diventare una benedizione per tanti altri. L’augurio – ha continuato P. Giovanni – che ogni uomo possa non solo essere oggetto di benedizione, ma anche soggetto di benedizione, e “benedizione” che indica stabilità, continuità, sostanza e non solo strumento”.

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