Simbolo di una Chiesa che abbraccia l’Oriente e l’Occidente.

Redazione SME

Aquila bicipite rivenuta ed esposta nella basilica biancavillese.

Un’aquila bicipite coronata, un prezioso dipinto a tempera del sec. XV, è stato portato alla luce (vedi foto inedita) dagli scorsi interventi di restauro che hanno interessato la statua lignea rinvenuta all’interno di quella secentesca di San Biagio vescovo e martire.

Struttura perimetrale muraria della Basilica con l’aquila bicefala.

Il dipinto, prelevato (con una tecnica simile a quella dello “strappo” degli affreschi) dallo schienale del seggio del santo “ritrovato”, è stato sapientemente ricostruito in laboratorio e incastonato nella grande lesena della parete sinistra della Basilica di Biancavilla, che da oggi è possibile ammirare nella struttura muraria perimetrale parzialmente messa a nudo e formata da grossi blocchi di pietra lavica.

Emblema dell’Eparchia Greco-Cattolica di Piana degli Albanesi di Sicilia.

L’aquila a due teste, adottata come stemma imperiale per la prima volta dall’imperatore Costantino I, detto il Grande, fu il simbolo dell’Impero Romano fino all’ultima dinastia di imperatori bizantini: quella dei Paleologi. Oggi la Chiesa ortodossa greca usa l’aquila bicipite come suo segno identificativo, in richiamo all’eredità dei bizantini.

G. Castriora “Scanderbeg” con bandiera albanese. Icona sec. XIX.

A questa tradizione si ispira anche l’Eparchia greco-cattolica di Piana degli Albanesi di Sicilia. Nei secoli, infatti, i re di Serbia, i principi di Montenegro, e l’eroe albanese della resistenza contro i turchi ottomani, Giorgio Castriota “Scanderbeg”, adottò l’aquila bicipite come proprio emblema.

Francobollo albanese con aquila bicefala e G. C. “Scanderbeg”.

Secondo diverse fonti, una testa rappresenta l’Occidente e l’altra l’Oriente, ovvero le due metà dell’Impero bizantino, una in Europa e una in Asia. La scoperta di tale dipinto nella Basilica Santuario di Biancavilla testimonia ancora di più l’origine albanese della comunità etnea che riconduce la sua genesi allo stanziamento della comunità greco-albanese avvenuto intorno alla fine del 1400.

Attuale bandiera della Repubblica d’Albania. 

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