Redazione SME

È stata accolta nel tardo pomeriggio di ieri con applausi e sventolii di fazzoletti, l’Icona della Madonna dell’Elemosina di Biancavilla, giunta nella piazza centrale di Mineo, tra i fuochi pirotecnici e le musiche della banda cittadina. Un evento di portata storica per la comunità locale che nella Vergine dell’Elemosina ha salutato la Misericordiosa Madre di Dio.

Dopo un breve rito di accoglienza, con parole di benvenuto da parte del vicesindaco Giuseppe Bonanno, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, del parroco di S. Maria Maggiore don Santo Galesi e del prevosto don Pino Salerno, si è avviato il solenne e lungo corteo processionale.

A Mineo erano presenti anche diversi fedeli dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”, giunti in pullman da Biancavilla. Una breve e leggera pioggia ha “benedetto” la città all’arrivo dell’ Icona.

La processione, animata dal diacono Antonello Messina e dalla Banda musicale “L. Pescetti”, ha toccato le tre storiche parrocchie della cittadina: S. Agrippina, SS. Pietro e Paolo e S. Maria Maggiore, dove ha avuto luogo la Celebrazione Eucaristica, presieduta dal Prevosto di Biancavilla.

Alla manifestazione erano presenti: Don Santo Cammisuli, parroco di S. Pietro, le Confraternite delle Cinque Piaghe, del SS. Sacramento e della Resurrezione del Signore, le Dame dell’Addolorata, le Congregazioni “Anime del Purgatorio” e “Maria SS. Immacolata” di Palagonia, che a turno hanno portato a spalla l’Icona benedetta della Vergine. Presenti, inoltre, il Gruppo di preghiera “P. Pio”, l’Azione Cattolica, il Cammino Neocatecumenale, il Movimento “M.C.L. Bersaglieri” di Mineo, i Gruppi Ministranti delle tre parrocchie, i bambini del catechismo, il Circolo “S. Agrippina” e i devoti portatori dei simulacri dell’Immacolata e della “Regina degli Angeli”.

All’ingresso in chiesa, la comunità locale ha intonato l’inno “Madre d’amore”, imparato per l’occasione. Nella sua omelia don Agrippino ha raccontato i prodigi legati all’intercessione dell’Icona di Biancavilla, e ha proposto alcuni messaggi dei Papi in occasione del pellegrinaggio a Roma della Madonna dell’Elemosina per il Giubileo della Misericordia.

“Benedetto XVI, in particolare, – ha detto don Pino – ci ha consegnato una missione significativa: quella di far conoscere al mondo la misericordia di Dio, che questa Icona esprime plasticamente. Con questi sentimenti, cari fedeli, portiamo oggi in mezzo a voi la Madre della Misericordia, in questa comunità ricca di tanta fede, devozione e fervore religioso. Papa Francesco, salutandoci, ci disse: pregate questa bella Madonna per me, come io prego per voi e per la Sicilia tutta”.

La Messa è stata animata dalla Corale polifonica “S. Maria Maggiore”, diretta da Pino Tardo, che ha anche curato scrupolosamente l’organizzazione dell’evento. Al termine della Messa, è stata scoperta una lapide in ceramica calatina che ricorda l’evento. L’icona della Vergine rimarrà a Mineo fino al sei dicembre sera.

Qui riceverà la visita delle scolaresche e verrà recata nella casa di cura per anziani del paese. “Un grande evento di grazia e di comunione ecclesiale – ha commentato il parroco di Mineo don Galesi – che ci offre la possibilità di attingere alle benedizioni speciali dell’Anno Santo della Misericordia di cui quest’Icona è stata un simbolo mondiale. Vi ringrazio per la generosità con cui avete risposto al nostro invito”.

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