Monsignor Mario Delpini nuovo Arcivescovo di Milano – gli auguri dalla Basilica Santuario di Biancavilla

Lo scorso anno era stato presente a Biancavilla per le celebrazioni in onore della Madonna dell’Elemosina.

Redazione SME

La Basilica Santuario di Biancavilla, con il Prevosto Don Agrippino Salerno e l’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” esprime felicitazioni per la nomina di S. E. Rev.ma Mons. Mario Enrico DELPINI ad Arcivescovo Metropolita di Milano.

La nomina da parte del Santo Padre Francesco per la diocesi più vasta d’Europa è stata ufficializzata oggi dalla Santa Sede e contestualmente dal Card. Angelo Scola al quale Mons. Delpini succede nella guida della Cattedra che fu di Sant’ Ambrogio.

A Mons. Delpini che nell’agosto del 2016 è stato gradito ospite a Biancavilla per le celebrazioni in onore della Madonna dell’Elemosina, vanno gli auguri di un fecondo ministero episcopale, perché possa essere segno e strumento della misericordia del Signore.

Una piccola immagine, un grande ricordo

In questa breve video intervista, rilasciata nel suo studio, Mons. Marco Frisina spiega l’iniziativa NOTTE SACRA, che si svolgerà in alcune chiese del centro di Roma sabato 27 maggio 2017.
Tra le foto dei suoi ricordi spunta l’immagine della Madonna dell’Elemosina di Biancavilla.


Nel ricordo dei momenti straordinari vissuti con don Marco, in occasione della sua presenza a Biancavilla lo scorso 1° ottobre 2016, lo ringraziamo ancora una volta per l’affetto che ha dimostrato nei confronti della nostra comunità e che, anche con questo piccolo segno, rinnova ulteriormente e rende manifesto.
Grazie, don Marco!

La Madonna dell’Elemosina pellegrina a Ognina – Catania

di Giuseppe Sant’Elena

Tripudio di fedeli ieri pomeriggio a Catania, presso la parrocchia di San Giuseppe in Ognina, per accogliere la Sacra Icona di Maria SS. dell’Elemosina, Madre della Misericordia, presenza fortemente voluta dal novello parroco, P. Luca Frontali L.C. e dal comitato dei festeggiamenti, per la festa del Patriarca San Giuseppe 2017.

La Madre della Misericordia, accompagnata dal prevosto don Pino Salerno e da una rappresentanza dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”, è giunta nella parrocchia catanese precedendo l’arrivo del reliquiario della Madonna delle Lacrime proveniente da Siracusa.

“Misericordia, ossia tendere alla carità e vivere in nome dell’amore, e Pianto, scaturito dalla mancanza di carità e di amore dell’uomo verso il suo prossimo, oggi si intersecano insieme, nel nome di Maria, per farci riflettere sul percorso da fare nella nostra vita, da cristiani e da figli di una Madre che ci porta a Cristo, frutto del Suo seno”.

Sono state queste le parole all’inizio dell’omelia di don Pino, particolarmente commosso nel presiedere l’Eucarestia in quella che è stata la Parrocchia dell’inizio della sua esperienza pastorale da sacerdote nella diocesi di Catania.

La Sacra Icona della Madonna dell’Elemosina rimarrà alla venerazione dei fedeli catanesi oggi, 14 marzo, con una Celebrazione Eucaristica presieduta dal vicario generale dell’Arcidiocesi, mons. Salvatore Genchi, e domani, 15 marzo, con una processione dell’Icona e del reliquiario della Madonna delle Lacrime attorno al popoloso rione “Ognina” di Catania. L’Icona, giovedì 16 rientrerà in Santuario.

La Madonna dell’Elemosina a Roma da Papa Francesco

S. E. l’Arcivescovo Mons. Salvatore Gristina,
con il XIII Vicariato Pastorale,
la Parrocchia della Basilica Santuario “S. Maria dell’Elemosina”
e l’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”,
di concerto con il Comune di Biancavilla,
annuncia con gioia alla Comunità diocesana che,
venendo incontro ad uno speciale desiderio del Santo Padre Francesco,
la venerata Icona della Beata Vergine Maria dell’Elemosina,
Madre della Misericordia,
con un grande pellegrinaggio di fedeli,
sarà recata a Roma DOMENICA 4 SETTEMBRE 2016,
in occasione della canonizzazione della beata Madre Teresa di Calcutta.

Rendiamo gloria al Signore per un dono tanto grande per la nostra Chiesa particolare.
Maria, Madre di Misericordia, prega per noi!

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Il Volto misericordioso di Dio nella Scrittura

Sabato 12 marzo in Santuario  un’appassionata catechesi biblica di don Antonino La Manna. L’evento, collocato tra le iniziative giubilari dell’Anno Santo della Misericordia a Biancavilla, ha avuto come tema “La Misericordia nella Sacra Scrittura”.

Redazione SME

catechesi-don-nino-la-manna3Nel suo intervento sul tema della misericordia, al centro del giubileo voluto dal Santo Padre Francesco, P. Nino ha evidenziato che la parola “misericordia” compare innumerevoli volte nella Bibbia, anche se nelle lingue originali (ebraico e greco) non si trova un’unica definizione che corrisponde all’italiano “misericordia”, e ciò richiede una certa varietà di traduzione. Nell’ebraico biblico sono due i termini più utilizzati. Il primo è “rehamîm”, letteralmente “viscere”: è il sentimento profondo che lega due persone per ragioni di sangue e di cuore (genitori e figli, o fratelli); esprime perciò un amore quasi istintivo e, appunto, “viscerale”. L’altro termine è “hesed”, che indica “bontà”, “pietà”, “compassione” ed esprime sempre  la fedeltà di Dio con e per l’uomo.
rotoli_mar_mortoNel testo greco, il termine più usato (sia nell’antica traduzione greca del testo ebraico, sia nel Nuovo Testamento) è il verbo “eléo”, che nell’Antico Testamento traduce di solito “hesed”, e significa “avere o agire con misericordia”; di norma è riferito a Dio.
Fatta questa esegesi terminologica, il relatore ha ricordato come in Maria, Madre di Misericordia, è profondamente manifesto l’amore misericordioso dell’unigenito figlio di Dio per l’uomo; caratteristico è il contatto guancia a guancia tra Madre e Figlio, ben rappresentato nell’Icona della Madonna dell’Elemosina (Elèusa), venerata in modo speciale a Biancavilla.
catechesi-don-nino-la-manna4Continuando l’esegesi biblica, don La Manna ha ricordato che nel libro del Pentateuco si descrive l’atteggiamento di Dio davanti al peccato e al tradimento dell’uomo; così il Signore si rivolge a Mosè: “A chi vorrò far grazia farò grazia e di chi vorrò aver misericordia avrò misericordia” (Es 33,19). Ma è soprattutto in altre parti della Scrittura che s’incontra la parola misericordia: così, in 2Sam 24,14 è Davide a proclamare che “la misericordia del Signore è grande”; da rileggere anche la grande preghiera contenuta nel libro di Neemia (cap. 9) oppure le tante citazioni del Secondo libro dei Maccabei (“egli non ci toglie mai la sua misericordia…”, 2Mac 6,16) e del Siracide.
Anche i profeti cantano la misericordia di Dio; basti per tutti Is 54,10: “Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto… dice il Signore che ti usa misericordia” (qui è ben espressa la fedeltà di Dio).
Ancora, nell’Antico Testamento, sono i Salmi a contenere le più belle pagine sull’amore incondizionato di Dio, anche davanti al peccato: nelle parole di chi si rivolge a Dio nell’angoscia, leggiamo tutta la fiducia dell’uomo nei confronti di un Dio “pieno di misericordia con chi l’invoca” (Sal 85(86),5).
il-buon-samaritano-in-unicona-rumenaNel Nuovo Testamento, ha ricordato sempre P. Nino, la parola misericordia compare negli scritti di Paolo, in particolare nella Lettera ai Romani, sempre in riferimento all’agire di Dio verso gli uomini. L’apostolo l’utilizza poi anche in Ef 2,4, in un passaggio dove (insieme ad amore e grazia) indica l’agire salvifico di Dio in Gesù: “Ma Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati”. Non mancano anche gli inviti ad agire con misericordia, ad esempio nelle Lettere di Giacomo e di Giuda. Nei
Vangeli, la parola misericordia compare cinque volte tra Mt e Mc (tra cui la quinta beatitudine, “beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia”, Mt 5,7), e cinque volte nel solo Vangelo di Luca (tutte nel primo capitolo, dove Maria e Zaccaria esaltano la misericordia del Dio d’Israele). Proprio quello di Luca è detto il “Vangelo della misericordia”, come ha recentemente ricordato il Papa.
A partire dalla richiesta di Lc 6,36 (“Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso”), passando per lo sguardo compassionevole di Gesù verso la vedova di Nain (Lc 7,11-17) o la peccatrice (Lc 7,36-50), fino alle celebri tre parabole sulla misericordia del capitolo quindicesimo, tutto il terzo Vangelo fa della misericordia il tratto caratteristico di Dio, in particolare come atteggiamento verso il peccatore.

catechesi-don-nino-la-manna9Al termine della catechesi è seguito un breve dibattito. L’incontro è stato poi chiuso con il “ringraziamento” all’oratore espresso dal prevosto, don Pino Salerno e dal presidente dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”, Giuseppe Santangelo.
Un omaggio devozionale è stato inoltre compiuto dal biblista presso l’altare della Madre dell’Elemosina.

Domenica prossima festa della Divina Misericordia e indizione del Giubileo

Liberamente tratto da Credere 

Cari amici lettori, la seconda domenica di Pasqua è detta anche della Divina Misericordia. Così ha voluto il Papa Giovanni Paolo II, a partire dall’anno 2000. Ed è proprio questa l’occasione scelta dal Santo Padre Francesco per indire ufficialmente l’Anno santo straordinario della Misericordia. Nella solenne vigilia di Sabato 11 aprile, verrà resa pubblica la bolla d’indizione del Giubileo straordinario della Misericordia. Nel corso della cerimonia, verrà data lettura della Bolla davanti alla Porta santa della basilica di San Pietro. Seguiranno i Primi Vespri della festa della Divina Misericordia, presieduti dal Papa.

porta-santa-1030x615Nella bolla d’indizione del Giubileo saranno indicati i tempi, le date di apertura e di chiusura e le principali modalità di svolgimento del grande evento. Soprattutto, il Papa spiegherà lo spirito con cui ha indetto l’Anno santo, le intenzioni e i frutti da lui sperati. Il tema della misericordia di Dio sta molto a cuore a Francesco, è il centro del suo pontificato. Ma è anche il messaggio fondamentale del tempo di Pasqua. Che cos’è infatti la Pasqua? La parola significa “passaggio” e ricorda, appunto, il passaggio di Cristo dalla morte alla vita. Egli, Figlio eterno del Padre, ma anche uomo come noi, è il primo ad aver superato l’abisso della morte.

Ha così aperto anche per noi la via verso la vita eterna. La Pasqua di Cristo diventa così la nostra: un passaggio dalla morte alla vita che avverrà sì nell’ultimo giorno, nella risurrezione finale, ma che inizia fin d’ora con il nostro passaggio dal peccato alla vita nuova in Cristo, dall’egoismo all’amore, dalla vendetta alla misericordia. Nella sua Pasqua Gesù ci rivela il vero volto di Dio: un Padre misericordioso che sempre perdona, che ci ha amato a tal punto da consegnare suo Figlio alla morte di croce per salvarci. Cristo ci ha amato fino alla fine (cfr Giovanni 13,1), fino a dare la vita. Essere cristiani non è seguire una morale o una filosofia, ma fare esperienza di questo amore, lasciarci commuovere e trasformare da un Dio che ci ama così follemente da lavare i nostri piedi, da farsi servo, da morire per noi.

10885466_319420571590888_5918494019672480103_nÈ la grande scoperta di san Paolo: «Vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me» (Galati 2,20). Essere cristiani vuol dire lasciarci amare da Dio, riconoscerci peccatori e accogliere il suo perdono, diventare misericordiosi come lui è misericordioso (cfr Luca 6,26). È il passaggio, la Pasqua, che siamo chiamati a fare nella nostra vita, giorno per giorno. Cari amici, viviamo così questo tempo pasquale. Buona festa della Misericordia a tutti!