50 ANNI FA LA CHIESA MADRE DIVENTAVA BASILICA PONTIFICIA

  • S.S. Paolo VI, riconoscendo la particolare devozione dei siciliani alla Madre di Dio, conferiva al tempio biancavillese uno dei più alti riconoscimenti della cattolicità.
  • Il Prevosto Salerno: “guardiamo la Madonna per avere luce e conforto”.
  • Sabato 14 marzo alle 18,30 S. Messa in diretta streaming dall’altare della Madonna dell’Elemosina.

Il 14 marzo del 1970, esattamente cinquant’anni fa, Papa Paolo VI, oggi Santo, conferiva alla chiesa madre di Biancavilla il titolo di Basilica Pontificia, annoverandola, pertanto, tra le chiese più significative della cattolicità, nelle quali risplende la bellezza del culto divino e si respira più che altrove un legame particolare con la chiesa universale. Con il titolo di Basilica Pontificia, infatti, è come se il papa legasse in qualche modo a sé una particolare chiesa. Ciò avviene in considerazione di alcuni parametri che riguardano non soltanto il decoro dell’edificio, ma anche la qualità e lo stile delle celebrazioni, la vita liturgica e sacramentale.

Nello specifico, per la chiesa madre di Biancavilla il Papa riconobbe la speciale devozione alla Madre di Dio dell’Elemosina, che fa di questo edificio una vera e propria “sorgente di pietà” per i fedeli cristiani.




Commenta il Prevosto don Agrippino Salerno: “La felice ricorrenza dei cinquant’anni della nostra Basilica, giunge purtroppo in un momento faticoso e difficile, non solo per la nostra comunità, per il dilagare della pandemia del Coronavirus. Tuttavia, il pensiero della bellezza della casa della Madonna, che da secoli dimora in mezzo a noi, ci dona la speranza e la fiducia di sapere che la nostra vita è nelle mani di Dio. Invito tutti a vivere questo momento rafforzando la comunione spirituale che ci unisce tra di noi e con Dio. In questi giorni, guardiamo spesso gli occhi della nostra Madonna, e chiediamo a lei luce e conforto”.

Di seguito il testo (tradotto in italiano) del Decreto del Santo Padre, a firma del Cancelliere, Card. Luigi Traglia.

DECRETO DEL SOMMO PONTEFICE PAOLO PP VI

La particolare devozione dei Siciliani per la Santissima Madre di Cristo, devozione per la quale sempre si sono distinti e ancor oggi si distinguono, è certamente dimostrata in modo più evidente in quei templi, che numerosi e magnifici in tutto il territorio dell’isola sono consacrati al Signore in onore della Beata Maria Vergine.
Tra questi è da considerare anche quel sacro tempio, che, chiamato nella lingua del popolo «Santa Maria dell’Elemosina», si trova nel comune di Biancavilla nell’Archidiocesi di Catania; in questo tempio si custodisce e si venera da gran tempo una sacra immagine della Beata Vergine Maria.
Poiché il venerabile fratello Guido Luigi Bentivoglio, Presule della predetta Archidiocesi, sia a nome proprio, sia a nome dei suoi sacerdoti e dei fedeli ha chiesto alla Sede Apostolica che quel tempio sia elevato alla dignità di Basilica minore, abbiamo ritenuto di dover ascoltare preghiere siffatte confidando che in quel luogo, a quella copiosa sorgente di pietà così come nel passato anche in futuro accorreranno da ogni parte e con grande profitto schiere di Cristiani pellegrini.
Pertanto, su conforme parere della Sacra Congregazione per il Culto Divino, con questa lettera e con la Nostra apostolica autorità, fregiamo il tempio predetto del titolo e della dignità di Basilica minore con congrui diritti e privilegi, nel rispetto di quanto va rispettato secondo il decreto «sul titolo di Basilica minore» emanato il 6 giugno dell’anno 1968. Nessuna opposizione da parte di terzi. Vogliamo che quanto abbiamo stabilito abbia valore ed effetto adesso e per l’avvenire.




Dato a Roma presso S. Pietro sotto il sigillo dell’anello Piscatorio il 14 marzo 1970, nell’anno settimo del Nostro Pontificato.
Card. Luigi Traglia, CANCELLIERE

ATTORNO AL PRESEPE, IL MIO NATALE

“Vorrei sostenere la bella tradizione delle nostre famiglie, che nei giorni precedenti il Natale preparano il presepe. Come pure la consuetudine di allestirlo nei luoghi di lavoro, nelle scuole, negli ospedali, nelle carceri, nelle piazze… È davvero un esercizio di FANTASIA CREATIVA, che impiega i materiali più disparati per dare vita a piccoli capolavori di bellezza. Si impara da bambini: quando papà e mamma, insieme ai nonni, trasmettono questa gioiosa abitudine, che racchiude in sé una ricca spiritualità popolare. Mi auguro che questa pratica non venga mai meno; anzi, spero che, là dove fosse caduta in disuso, possa essere RISCOPERTA E RIVITALIZZATA”

(Papa Francesco, “Admirabile Signum”)

 

  • Dall’8 dicembre invia la foto del tuo Presepe alla pagina Facebook Madre di Misericordia con messaggio privato
  • Pubblicheremo il tuo scatto, condividendo il tuo modo di raccontare la nascita di Gesù.
  • Dal 16 al 24 dicembre raccontaci la tua “Nuvera”.

 

 

Il Presepe è uno dei segni più significativi del Natale. Fare spazio al Presepe in casa è un modo simbolico per trovare nella nostra vita lo spazio per Gesù che ancora una volta viene a bussare alla porta del cuore.

Un segno che ci accompagna sin dall’infanzia, ma capace di parlare al cuore sempre. Come ha ricordato Papa Francesco nella sua recente lettera “Admirabile Signum” sul significato e il valore del Presepe:

“Il mirabile segno del presepe, così caro al popolo cristiano, suscita sempre STUPORE E MERAVIGLIA. Rappresentare l’evento della nascita di Gesù equivale ad annunciare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio con SEMPLICITÀ E GIOIA. Il presepe, infatti, è come un VANGELO VIVO, che trabocca dalle pagine della Sacra Scrittura”. 

Con le statuine in terracotta o in plastica, più o meno grande, in cucina o in salotto, nella scala d’ingresso o nell’altarino davanti casa, questa composizione, frutto di fantasia e creatività, racconta il nostro modo di descrivere la nascita di Gesù a cui noi partecipiamo quasi fisicamente. 

“Non è importante come si allestisce il presepe, può essere sempre uguale o modificarsi ogni anno; ciò che conta, è che esso parli alla nostra vita. Dovunque e in qualsiasi forma, IL PRESEPE RACCONTA L’AMORE DI DIO, il Dio che si è fatto bambino per dirci quanto è vicino ad ogni essere umano, in qualunque condizione si trovi”.

Presepe allestito in Basilica per il S. Natale 2014

Accogliendo l’invito del Papa a riscoprire e rivitalizzare la pratica del Presepe, la Redazione dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” propone una semplice iniziativa per raccontare e condividere il nostro Presepe, evidenziando le particolarità e i tratti originali dei nostri allestimenti, ovunque e in qualsiasi modo realizzati.

Dall’8 dicembre potete inviare le foto del vostro Presepe alla pagina Facebook Madre di Misericordia. Pubblicheremo ogni giorno le vostre FOTO, condividendo il vostro modo di raccontare il Natale di Gesù a casa, in ufficio, a scuola o in altri luoghi.

Dal 16 al 24 dicembre, raccontaci la tradizionale “Nuvera”  cantata dinanzi al Presepe da gruppi e band di giovani musicisti, per ascoltare il dolce canto che culla il sonno di Gesù bambino e dona pace al nostro cuore.

Condividiamo le nostre tradizioni, per riscoprirne la bellezza e l’originalità.

“Mentre contempliamo la scena del Natale, siamo invitati a metterci spiritualmente in cammino, attratti dall’umiltà di Colui che si è fatto uomo per incontrare ogni uomo. E scopriamo che Egli ci ama a tal punto da unirsi a noi, perché anche noi possiamo unirci a Lui”.

Sei pronto a condividere il tuo Natale?

Guarda i presepi

BIANCAVILLA CONSACRATA A MARIA

28 settembre 1948 – 2019 

In questo giorno, il 28 settembre del 1948, in prossimità del solenne rito dell’incoronazione (3 ottobre), il Consiglio Comunale di Biancavilla deliberava all’unanimità l’Atto di Consacrazione della Città al Cuore Immacolato della Madonna dell’Elemosina, Madre e Regina di Biancavilla. In tal modo l’organo politico di rappresentanza dell’intera comunità riconosceva nella Vergine dell’Elemosina la matrice e l’identità più profonda di Biancavilla.

Gli orrori della guerra avevano evidenziato distruzione e devastazione. La città, risparmiata per prodigio soprannaturale dai gravi drammi, voleva ripartire e voleva farlo a partire da ciò che aveva di più caro. Nel 1917 durante le apparizioni di Fatima, la Madonna aveva chiesto la consacrazione della Russia al suo cuore immacolato. La città di Biancavilla, con questo atto ufficiale, riconosceva di appartenere alla Madonna sin dalla sua nascita e a tale madre affidava il futuro carico di speranza e di attese.

Questo atto dimostra ancora di più che la Madonna dell’Elemosina appartiene a tutta la città di Biancavilla e ad ogni biancavillese, e a quanti decidono liberamente di porsi sotto il manto della sua misericordia. Negli anni abbiamo visto crescere la devozione alla Vergine di Biancavilla anche presso fedeli di comunità vicine e lontane.

Ella regna e dispensa le sue grazie per quanti la invocano quale madre d’amore. La Madonna dell’Elemosina ha scelto Biancavilla come sua dimora, ma il suo cuore abbraccia ogni uomo. Questa è la missione di ogni biancavillese: custodire la città e il luogo ove l’Icona splende per irraggiare il suo messaggio d’amore e di misericordia in tutto il mondo.

L’atto di consacrazione della città alla Madonna dell’Elemosina viene rinnovato annualmente nella solennità dell’ultima domenica di agosto da parte del primo cittadino di Biancavilla. È il momento in cui, ancora una volta, i figli tornano dalla Madre, riconoscenti per il passato e fiduciosi per il futuro.

 

UN’ICONA ALL’ORIGINE DI BIANCAVILLA

Si svolgerà giovedì 3 ottobre prossimo, a cura dell’Associazione “Arbereshe”, la seconda edizione della rievocazione storica dell’origine greco-albanese di Biancavilla (Catania).

Un lungo corteo racconterà i costumi, i personaggi e i protagonisti di quella migrazione che alla fine del 1400 portò alla nascita della cittadina etnea.
Una passeggiata nella storia, un viaggio nel tempo, per rievocare le virtù degli antenati, ricordare le loro gesta e ritrovare le ragioni per migliorare il presente.
A ciò si lega la visione di fede, il disegno della Provvidenza di Dio che trasforma ogni fatto storico in un’occasione per manifestare la sua misericordia per gli uomini. Con la stessa fede degli antenati, ancora oggi riconosciamo Maria all’origine di Biancavilla.

FOTO edizione 2018: http://www.santamariaelemosina.it/blog/project/rievocazione-storica-albanese

REGINA ALBAVILLAE – Documentario storico della Reincoronazione dell’Icona della Madonna dell’Elemosina

L’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” è lieta di presentare
REGINA ALBAVILLAE
documentario storico della Reincoronazione dell’Icona bizantina di Maria SS. dell’Elemosina con i filmati inediti delle celebrazioni del 26 agosto 1979 a Biancavilla.


Il video sarà trasmesso per la prima volta in streaming sul sito www.lagrandefestaestiva.it sabato 17 agosto 2019 alle ore 16.00.

Link alla pagina: http://bit.ly/305P4Vt

La Madonna dell’Elemosina in una riproduzione del secolo XVII

Sabato 17 agosto p.v. sarà solennemente esposta alla venerazione dei fedeli presso la chiesa parrocchiale dell’Annunziata a Biancavilla che la custodisce all’interno delle sue mura, nella navata di destra.

L’iniziativa rientra nel contesto del Novenario “itinerante” in preparazione alla Grande Festa Estiva in onore di Maria SS. dell’Elemosina, che vede (dal 16 al 24 agosto) il coinvolgimento di diverse realtà ecclesiali e centri pastorali biancavillesi.

L’opera in questione, è un pregevole dipinto ad olio della metà del 1600; un tempo appartenente alla chiesa di San Giuseppe allo Spasimo.

Con molta probabilità, il dipinto, è stato fatto realizzare per devozione dai baroni Piccione che avevano la cura della chiesa, copiando l’originale Icona bizantina conservata e venerata nella Basilica Santuario.

Della stessa epoca è la cornice lignea barocca, oggi annerita dal tempo.

Dal confronto con l’Icona originale, si notano le sole lettere latine e la mancanza quindi di quelle greche. Il panneggio e i volti delle due sacre immagini, anche se “imbrunite” si rifanno alla pittura “latina” che già dalla fine del ‘500 abbandonò le influenze orientali per rifarsi al nuovo gusto barocco d’Occidente.

Un sentito “grazie” al parroco dell’Annunziata, don Antonino Tomasello, già prevosto della Collegiata e ai giovani collaboratori della parrocchia per questa opportunità spirituale e insieme culturale, resa a favore di tutta la Comunità cittadina.

L’appuntamento, dunque, sabato 17 agosto, all’Annunziata con la celebrazione eucaristica delle ore 19.00, all’interno della quale i genitori in attesa e i bambini nati nell’anno, riceveranno in dono lo scapolare benedetto della Madre della Misericordia.