Crescere nella fede per edificare la civiltà dell’amore

Carissimi fedeli,
le prossime celebrazioni di agosto in onore della Madonna dell’Elemosina giungono in un momento particolare della nostra comunità, che da diversi mesi è privata della sua grande casa materiale, la Pontificia Basilica Collegiata Santuario, dopo i danni del terremoto del 6 ottobre 2018.

Quel terremoto, il cui ricordo è ancora forte in tutti noi, ha scosso i nostri cuori, ci ha rivelato la fragilità della nostra vita e ci ha anche aiutato a relativizzare tante cose, a cui forse diamo solitamente troppa importanza.

“Una sola è la cosa necessaria” (Lc 10,42) dice Gesù a Marta, preoccupata e agitata per le faccende da portare avanti, fino a smarrire il motivo per cui fa quelle stesse cose.

Più volte in questi mesi ho guardato con rammarico le crepe della nostra chiesa madre, come anche i danni alle scuole, alle case e agli altri edifici della nostra cittadina.  Tuttavia, lo smarrimento di fronte alla nostra piccolezza, non deve farci offuscare la speranza e l’impegno per l’edificazione di una comunità in cui ci sia attenzione a tutti, soprattutto ai più fragili e bisognosi. Le prime crepe da ricucire, ho detto più volte in questi mesi, sono quelle del nostro cuore, lacerato, diviso tra desideri e passioni contrastanti.  Dice Gesù: “Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi” (Mc 3,24-25)

A partire da questa profonda considerazione dobbiamo iniziare a ricostruire e risanare la nostra città, ponendo le basi solide per una comunità viva e amorevole, attenta ai bisogni di chi ci sta accanto. Il futuro di Biancavilla e della vita di ciascuno di noi, non può dipendere solo dai nostri sforzi materiali, ma deve fondarsi sulla certezza che “Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori. Se il Signore non vigila sulla città, invano veglia la sentinella” (Salmo 127)

Ci stringiamo ancora una volta alla nostra Madre celeste, con una rinnovata fiducia nella misericordia di Dio, nella sua protezione, che da secoli preserva questa terra da calamità e distruzioni. Nella memoria della sua presenza e protezione, vi invito a rinnovare il nostro rendimento di grazie, e a purificare e convertire i desideri del cuore perché, consapevoli della nostra fragilità, impariamo a guardare all’essenziale, che è l’amore di Dio da vivere e incarnare sempre di più nella nostra vita quotidiana.

Desidero di cuore che la prossima Grande Festa Estiva in onore della Vergine dell’Elemosina possa riaffermare il valore delle fondamenta della nostra vita personale e della nostra comunità, per i giovani come per i più grandi, per gli anziani come per gli ammalati, perché, come dice l’apostolo Paolo “Ciascuno stia attento a come costruisce. Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo. E se, sopra questo fondamento, si costruisce con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, paglia, l’opera di ciascuno sarà ben visibile. Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?” (1Cor 3,10-13.16)

In questo lavoro di ricostruzione ci è da guida e modello la Vergine Maria che, subito dopo l’annuncio dell’Angelo, “…si mise in viaggio” (Lc 1,38) per raggiungere la cugina Elisabetta e assisterla nella sua maternità. Lei, nel momento in cui avrebbe avuto bisogno di cure e attenzione, scopre e si fa attenta al bisogno altrui. La sua operosità fondata sulla certezza dell’azione di Dio ci sia da esempio.

A caratterizzare le celebrazioni agostane quest’anno è anche il ricordo dei 40 anni trascorsi dalla reincoronazione dell’Icona della Madonna dell’Elemosina, che si tenne il 26 agosto 1979 nella grande piazza di Biancavilla, per iniziativa del Prevosto Calaciura e di tutta la Comunità, che volle rimediare al sacrilegio compiuto nel febbraio dello stesso anno per il furto della manta, dei preziosi ex voto e di altre suppellettili del Santuario. Fu l’allora Arcivescovo di Catania, Mons. Domenico Picchinenna, a porre sul capo della Madonna e del Bambino le nuove corone in oro che furono realizzate con le donazioni generose del popolo biancavillese.

In considerazione della particolare situazione logistica che stiamo vivendo, volendo dare anche un carattere missionario alla festa, facendo in modo che la Vergine SS.ma incontri i sui figli là dove vivono ed operano, gli appuntamenti del Novenario si svolgeranno quest’anno con una formula diversa dal solito. Grazie alla collaborazione dei confratelli e di altre realtà cittadine, vivremo infatti i nove giorni di preghiera che ci accompagnano all’ultima domenica di agosto in modo itinerante, tra alcune parrocchie, comunità religiose e altri centri pastorali. 

Vi invito di cuore a seguire il cammino di Maria presso le nostre realtà ecclesiali, per fare esperienza di una Chiesa fondata sulla certezza incrollabile dell’amore di Dio di cui ciascuno di noi costituisce una pietra insostituibile.

 

Don Agrippino Salerno
Prevosto Parroco