Assisi 2011: pellegrinaggio, non preghiera, di tutte le religioni e di non credenti.

Incomincia a delinearsi il programma della giornata indetta da Benedetto XVI per commemorare il primo incontro di Assisi del 26 ottobre 1986. La presentazione ufficiale dell’evento avverrà il 18 ottobre in Vaticano. Fra i partecipanti anche persone dichiaratamente non religiose.

Il 27 ottobre Benedetto XVI guiderà numerosi esponenti e leader religiosi, oltre ad alcune persone non dichiaratamente religiose ad Assisi in un evento intitolato “Pellegrini della verità, pellegrini della pace”. Sarà una commemorazione dell’ormai storico incontro per la pace celebrato il 27 ottobre 1986 su iniziativa di Giovanni Paolo II. Il card. Peter Turkson, presidente del pontificio Consiglio Giustizia e Pace, uno degli organizzatori della giornata, ha messo in rilievo che “l’enfasi questa volta sarà sul pellegrinaggio e non sulla preghiera. Da ciò che capisco dal programma, che è ancora in fase di elaborazione, la preghiera, se non è esclusa del tutto, sarà minima”, ha dichiarato il porporato. I dettagli della giornata saranno rivelati martedì 18 ottobre, solo nove giorni prima della partenza, in una conferenza stampa in Vaticano, condotta dallo stesso Turkson.
I partecipanti saranno meno di 100, ma la lista non è ancora completa. Particolarmente nutrite le delegazioni cristiane (una trentina). Saranno presenti l’Arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, l’arcivescovo ortodosso di Cipro, l’arcivescovo metropolita di Astana, il metropolita Alexander, uomo di fiducia del Patriarca di Mosca, Kirill. Ortodossi, anglicani, luterani, evangelici. Ci saranno anche ebrei, rappresentanti del World Jewish Congress e autorevoli rabbini di vari Paesi. Presenti anche indùi, animisti, buddisti.
Per i musulmani saranno rappresentanti numerosi esponenti, anche se l’università del Cairo di Al-Azhar, il maggiore centro teologico sunnita, ancora in polemica per il discorso fatto da Benedetto XVI in difesa dei Copti e dell’eguaglianza religiosa in Egitto ha fermamente declinato l’invito. Accanto al Papa davanti alla tomba di san Francesco sarà il principe Ghazi Bin Talal di Giordania, cugino del re e suo consigliere in materia religiosa, uno dei firmatari della lettera al Papa dei 138 “saggi” islamici. Gli spetterà l’onore di sedere accanto al pontefice al momento del pranzo.
Per espresso desiderio di Benedetto XVI ci saranno anche persone dichiaratamente non credenti, (cinque, con ogni probabilità) fra cui Julia Kristeva, celebre psicanalista francese, allieva di Lacan, di origini bulgare. I nomi degli intellettuali atei sono stati forniti dal cardinale Gianfranco Ravasi, ideatore del Cortile dei Gentili, un think thank per il dialogo con i ’lontani’.
Il programma prevede una veglia di preghiera in piazza San Pietro il 26 ottobre. Il giorno seguente I partecipanti viaggeranno da Roma ad Assisi, partendo dalla stazione all’interno delle Mura vaticane, su un treno speciale. Per quanto è dato di sapere a tutt’oggi, il primo momento della giornata avverrà nella basilica di Santa Maria degli Angeli, dove ci saranno i diversi interventi degli ospiti. Seguirà la visione di un filmato relativo al 26 ottobre 1986. Vi sarà poi un pranzo comune, frugale e un periodo di riposo e riflessione individuale. Quindi, i partecipanti si ritroveranno insieme per una visita alla tomba del santo seguita dalla lettura, in piazza, di un testo sulla pace nel mondo.
Nel primo incontro di Assisi la preghiera comune di tutte le religioni, e il fatto di permettere preghiere delle diverse religioni nelle chiese della città umbra aveva creato perplessità e nette critiche, con l’accusa di creare sconcerto e confusione, se non una deriva verso forme di sincretismo. Il card. Turkson era ad Assisi nel 1986 insieme ad altri preti africani, e ricorda che “ci fu dato uno spazio nel municipio” per pregare, mentre “alcuni non cattolici hanno avuto una chiesa”. Sono stati incidenti di questo genere che “hanno fatto nascere critiche”.

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