Redazione SME

Con il I Venerdì di Quaresima riprende la pia pratica della via Crucis comunitaria. Si tratta di un percorso di preghiera scandito da 14 stazioni (fermate) in ognuna delle quali si fa memoria di un momento particolare della salita di Gesù al Calvario, fino alla sua morte e sepoltura. La tradizione ci ha consegnato 14 particolari istantanee delle ultime ore di Gesù, alcune delle quali non risultano documentate dai Vangeli, ma risalgono ad una ininterrotta tradizione popolare della cui veridicità non vi sono dubbi: tra questi, l’incontro di Gesù con la Madre (che dai Vangeli sappiamo essere stata ben presente ai piedi della croce), l’incontro con la Veronica che asciuga il volto del Salvatore intriso di sangue (i Vangeli parlano ampiamente delle donne che seguono Gesù sulla via del Calvario), e ancora le triplici cadute, la spogliazione delle vesti, la deposizione dalla croce. La contemplazione della Passione di Cristo, insegnano concordemente i Santi di tutti i secoli, dona all’uomo pace e consolazione. “Per le sue piaghe – infatti – siamo stati guariti”.

Nella Basilica Santuario di Maria SS. dell’Elemosina la via Crucis sarà pregata ogni venerdì alle ore 17,30.

L’Amore non amato

Diceva S. Agostino che vale più una sola lacrima sparsa meditando sulla Passione di Cristo, che un pellegrinaggio sino a Gerusalemme ed un anno di digiuno a pane ed acqua. Il nostro amante Salvatore ha patito tanto affinché vi pensassimo, poiché pensandovi non è possibile non infiammarsi del divino amore. Gesù da pochi è amato, perché pochi sono quelli che considerano le pene che ha patito per noi; ma chi le considera spesso, non può vivere senza Gesù. S. Francesco piangeva nel meditare le sofferenze di Gesù Cristo. Una volta mentre lacrimava gli venne chiesto che problema avesse; egli rispose che piangeva per i dolori e gli affronti dati al Signore e si dispiaceva nel vedere gli uomini ingrati che non l’amano e non lo pensano.

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