Esame proposto dalla Congregazione per il Clero a tutti i sacerdoti, da compiersi in particolare nel giorno della solennità del Sacro Cuore, giornmata di preghiera per la santificazione dei sacerdoti.

1. «Per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità » (Gv 17,19)

Mi propongo seriamente la santità ne l mio sacerdozio? Sono convinto che la fecondità del mio ministero sacerdotale viene da Dio e che, con la grazia dello Spirito Santo, devo identi ficarmi con Cristo e dare la mia vita per la salvezza del mondo?

2. «Questo è il mio corpo » (Mt 26,26)

Il Santo Sacrificio della Messa è il centro della mia vita interiore? Mi preparo bene, celebro devotamente e dopo, mi raccolgo in ringraziamento? La Messa costituisce il punto di riferimento abituale nella mia giornata per lodare Dio, ringraziarlo dei suoi benefici, ricorrere alla sua benevolenza e riparare per i miei peccati e per quelli di tutti gli uomini?

3. «Lo zelo per la tua casa mi divora » (Gv 2,17)

Celebro la Messa secondo i riti e le norme stabilite, con autentica motivazione, con i libri liturgici approvati? Sono attento alle sacre spec ie conservate nel tabernacolo, rinnovandole periodicamente? Conservo con cura i vasi sacri? Porto con dignità tutte le vesti sacre prescritte dalla Chiesa, tenendo presente che agisco in persona Christi Capitis?

4. «Rimanete nel mio amore » (Gv 15,9)

Mi procura gioia rimanere davanti a Gesù Cristo presente nel Santissimo Sacramento, nella mia meditazione e silenziosa adorazione? Sono fedele alla visita quotidiana al Santissimo Sacramento? Il mio tesoro è nel tabernacolo?

5. «Spiegaci la parabola » (Mt 13,36)

Faccio ogni giorno la mia meditazione con attenzione, cercando di superare qualsiasi tipo di distrazione che mi separi da Dio, cercando la luce del Signore che servo? Medito assiduamente la Sacra Scrittura? Recito con attenzione le mie preghiere abituali?

6. È necessario « pregare sempre, senza stancarsi » (Lc 18,1)

Celebro quotidianamente la Liturgia delle Ore integralmente, degnamente, attentamente e devotamente? Sono fedele al mio impegno con Cristo in questa dimensione importante del mio ministero, pregando a nome di tutta la Chiesa?

7. «Vieni e seguimi » (Mt 19,21)

È, nostro Signore Gesù Cristo, il vero amore della mia vita? Osservo con gioia l’impegno del mio amore verso Dio nella continenza celibataria? Mi sono soffermato coscientemente su pensieri, desideri o atti impuri; ho tenuto conversazioni sconvenienti?

Mi sono messo nell’occasione prossima di peccare contro la castità? Ho custodito il mio sguardo? Sono stato prudente nel trattare con le varie categorie di persone? La mia vita rappresenta, per i fedeli, una testimonianza del fatto che la purezza è qualcosa di possibile, di fecondo e di lieto?

8. «Chi sei Tu? » (Gv 1,20)

Nella mia condotta abituale, trovo elementi di debolezza, di pigrizia, di fiacchezza? Le mie conversazioni sono conformi al senso umano e soprannaturale che un sacerdote deve avere? Sono attento a far sì che nella mia vita non si introducano particolari super ficiali o frivoli? In tutte le mie azioni sono coerente con la mia condizione di sacerdote?

9. «Il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo » (Mt 8,20)

Amo la povertà cristiana? Ripongo il mio cuore in Dio e sono distaccato, interiormente, da tutto il resto? Sono disposto a rinunciare, per servire meglio Dio, alle mie comodità attuali, ai miei progetti personali, ai miei legittimi affetti? Possiedo cose super flue, ho fatto spese non necessarie o mi lascio prendere dall’ansia del consumismo? Faccio il possibile per vivere i momenti di riposo e di vacanza alla presenza di Dio, ricordando che sono sempre e in ogni luogo sacerdote, anche in quei momenti?

10. «Hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli » (Mt 11,25)

Ci sono nella mia vita peccati di superbia: difficoltà interiori, suscettibilità, irritazione, resistenza a perdonare, tendenza allo scoraggiamento,ecc.? Chiedo a Dio la virtù dell’umiltà?

11. «E subito ne uscì sangue e acqua » (Gv 19,34)

Ho la convinzione che, nell’agire « nella persona di Cristo », sono direttamente coinvolto nel medesimo Corpo di Cristo, la Chiesa? Posso dire sinceramente che amo la Chiesa e che servo con gioia la sua crescita, le sue cause, ciascuno dei suoi membri, tutta l’umanità?

12. «Tu sei Pietro » (Mt 16,18)

Nihil sine Episcopo niente senza il Vescovo – diceva Sant’Ignazio di Antiochia: queste parole sono alla base del mio ministero sacerdotale? Ho ricevuto docilmente comandi, consigli o correzioni dal mio Ordinario? Prego specialmente per il Santo Padre, in piena unione con i suoi insegnamenti e intenzioni?

13. «Che vi amiate gli uni gli altri » (Gv 13,34)

Ho vissuto con diligenza la carità nel trattar e con i miei fratelli sacerdoti o, al contrario, mi sono disinteressato di loro per egoismo, apatia o noncuranza? Ho criticato i miei fratelli nel sacerdozio? Sono stato accanto a quanti soffrono per la malattia fi sica o il dolore morale? Vivo la fraternità affinché nessuno sia solo? Tratto tutti i miei fratelli sacerdoti e anche i fedeli laici con la stessa carità e pazienza di Cristo?

14. «Io sono la via, la verità e la vita » (Gv 14,6)

Conosco in profondità gli insegnamenti della Chiesa? Li assimilo e li trasmetto fedelmente? Sono consapevole del fatto che insegnare ciò che non corrisponde al Magistero, sia solenne che ordinario, costituisce un grave abuso, che reca danno al le anime?

15. «Va’ e d’ora in poi non peccare più » (Gv 8,11)

L’annuncio della Parola di Dio porta i fe deli ai sacramenti. Mi confesso con regolarità e con frequenza, conformemente al mio stato e alle cose sante che tratto? Celebro con generosità il sacramento della riconciliazione? Sono ampiamente disponibile alla direzione spirituale dei fedeli dedicandovi un tempo specifico? Preparo con cura la predicazione e la catechesi? Predico con zelo e con amore di Dio?

16. «Chiamò a sé quelli che egli volle ed essi andarono da lui » (Mc 3,13)

Sono attento a scorgere i germi di voca zione al sacerdozio e alla vita consacrata? Mi preoccupo di diffondere tra tutti i fedeli una maggiore coscienza della chiamata universale alla santità? Chiedo ai fedeli di pregare per le vocazioni e per la santificazione del clero?

17. «Il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito ma per servire » (Mt 20,28)

Ho cercato di donarmi agli altri nel quotid iano, servendo evangelicamente? Manifesto la carità del Signore anche attraverso le opere? Vedo nella Croce la presenza di Gesù Cristo e il trionfo dell’amore? Impronto la mia quotidianità allo spirito di servizio? Considero anche l’esercizio dell’autorità legata all’ufficio una forma imprescindibile di servizio?

18. «Ho sete » (Gv 19,28)

Ho pregato e mi sono sacrificato veramente e con generosità per le anime che Dio mi ha affidato? Compio i miei doveri pastorali? Ho sollecitudine anche per le anime dei fedeli defunti?

19. «Ecco il tuo figlio! Ecco la tua madre! » (Gv 19,26-27)

Ricorro pieno di speranza alla Santa Vergine, Madre dei sacerdoti, per amare e far amare di più suo Figlio Gesù? Coltivo la pietà mariana? Riservo uno spazio in ogni giornata per il Santo Rosario? Ricorro alla Sua materna intercessione nella lotta contr o il demonio, la concupiscenza e la mondanità?

20. «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito » (Lc 23,44)

Sono sollecito nell’assistere ed amministrare i sacramenti ai moribondi? Considero nella mia meditazione personale, nella catechesi e nella ord inaria predicazione la dottrina della Chiesa sui Novissimi? Chiedo la grazia della perseveranza finale ed invito i fedeli a fare altrettanto? Offro frequentemente e con devozione i suffragi per le anime dei defunti?

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