Redazione SME
 
Nel giorno che ricorda, cinquant’anni dopo, l’apertura del Concilio Vaticano II, e nel 20° anniversario della promulgazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, il Santo Padre Benedetto XVI apre ufficialmente l’Anno della Fede. Queste “aperture”, nuovi inizi, vogliono essere compresi in sintonia e sostenersi a vicenda. Anche a noi è richiesto di aprirci alla Fede; e riaprire di nuovo, per tutti, la porta della Fede. Come afferma il Papa: “La porta della Fede (cfr At 14,27) che introduce alla vita di comunione con Dio e permette l’ingresso nella sua Chiesa è sempre aperta per noi” (Porta Fidei).La Fede è il nostro tesoro più prezioso. Lo è per noi, lo è per tutti. Non possiamo perderla, non vogliamo corromperla, non intendiamo affogarla in un gergo per iniziati, né dissiparla a poco prezzo pur di trarne vantaggio per noi. Non è solo il tema del nostro impegno, è la sua forza migliore.
“Attraversare quella porta comporta immettersi in un cammino che dura tutta la vita” afferma Benedetto XVI (Porta Fidei).

 
La Fede è una forza bella. Ricominciamo a guardarla con occhio più limpido e scopriamo che la potenza della Fede e l’inizio dell’evangelizzazione coincidono fin dal primo momento:   infatti si comunica la Fede che si ha, e la Fede che si dona è proprio quella più allegra, che non cede mai.La Fede stessa è la nostra vera ricchezza, il nostro lato migliore, la nostra bellezza realmente guardabile. Essa è in grado di trasformare l’acqua in vino migliore. Essa genera santi e saggi: pochi noti, moltissimi quasi invisibili.

 
Parafrasando l’appello profetico di Giovanni Paolo II, ripreso anche da Benedetto XVI, possiamo dire oggi: “Apriamo le nostre porte alla Fede, a Cristo. Egli non toglie nulla e dona tutto!”. Riapriamo le porte delle nostre case, lasciamoci sorprendere da Dio che ci viene incontro.
 
“Professare la fede nella Trinità – Padre, Figlio e Spirito Santo – equivale a credere in un solo Dio che è Amore (cfr 1Gv 4,8): il Padre, che nella pienezza del tempo ha inviato suo Figlio per la nostra salvezza; Gesù Cristo, che nel mistero della sua morte e risurrezione ha redento il mondo; lo Spirito Santo, che conduce la Chiesa attraverso i secoli nell’attesa del ritorno glorioso del Signore”.
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