In questo tempo di Quaresima, proponiamo alcune brevi riflessioni, a partire dal brano evengelico che la Liturgia ci propone ogni giorno.

Ogni giorno facciamo esperienza del fatto che il peccato non abbandona l’uomo. Nella Bibbia notiamo che il popolo d’Israele ha ben presente il sentimento della propria vergogna. Tuttavia, accanto alla vergogna del proprio peccato il popolo eletto ha la certezza profonda che la misericordia di Dio è più grande di ogni errore, di ogni
peccato. Questa misericordia fa rinascere continuamente il popolo, e ognuno di noi.




Questa misericordia, che ci precede e ci abbraccia, fa rinascere continuamente la Chiesa dentro il cuore dell’uomo e dentro la storia. Questa misericordia di Dio che è la grande permanenza di Dio nella vita del suo popolo diviene paradossalmente, ma realmente, la legge profonda della vita del cristiano.

Non siamo chiamati solo a sperimentare la misericordia di Dio ma a vivere questa stessa misericordia, in maniera iniziale, parziale, pur segnata da tante contraddizioni, ma comunque a vivere nella nostra vita la stessa misericordia di Dio. Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso».

E’ questo l’elemento dinamico propulsivo della vita cristiana.

Preghiera

Le tue parole, Signore, si ricapitolano in Amore e misericordia. Amore come dono gratuito e Misericordia come azione e dimostrazione concreta del tuo Amore. Fa’, o Signore, che tutto il nostro essere sia dono d’amore e di misericordia verso i nostri fratelli. Amen.

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