Mario Adinolfi a Biancavilla per la 251ma tappa del tour “Voglio la mamma”.

Redazione SME
“Ad oggi, un essere umano è sempre nato da un uomo e una donna”.
Attorno a questo dato di natura Mario Adinolfi ha incentrato il suo intervento lunedì scorso a Biancavilla nella Basilica Santuario di Santa Maria dell’Elemosina. Mario Adinolfi, giornalista e scrittore, famoso anche per essere tra i fondatori del Partito Democratico, direttore del quotidiano “La Crocre”, autore del libro “Voglio la mamma” e responsabile del Comitato “Difendiamo i nostri figli” è giunto a Biancavilla su invito dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” nell’ambito delle iniziative per il Giubileo della Misericordia.
Nel corso della serata, che ha visto la presenza di molte famiglie e gruppi provenienti da varie parti della Diocesi di Catania (con una piccola delegazione anche da Caltanissetta), Adinolfi ha parlato di utero in affitto, eutanasia, aborto e matrimonio omosessuale.
Insieme a lui, sono intervenuti Alessandro Scaccianoce, moderatore dell’incontro, don Salvatore Bucolo, Responsabile di Pastorale Familiare dell’Arcidiocesi di Catania, don Agrippino Salerno, Prevosto-Parroco della Basilica, e la giornalista Giuliana Avila Di Stefano.
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Adinolfi ha sottolineato la necessità di conoscere la legge Cirinnà, che il 28 gennaio sarà posta in  votazione al Senato, “un tentativo pericoloso di far diventare innaturale e obsoleto ciò che è naturale, introducendo il principio della nascita come prodotto chimico e da supermercato.
Quando si parla di nuovi diritti – ha precisato – occore tenere presente innanzitutto le posizioni dei più deboli, piuttosto che i capricci dei ricchi di turno. Questa è la battaglia che vorrei fosse condivisa dalla sinistra italiana”.
“I figli non si comprano” ha chiosato Adinolfi, citando il personaggio di Filomena Marturano di Edoardo De Filippo: “Se riduciamo l’uomo a cosa, una cosa che può essere comprata e venduta, non c’è spazio per errori di fabbrica e non c’è spazio per prodotti che non servono più, come attestano purtroppo episodi raccapriccianti di nascite sbagliate e figli rigettati perché nati con caratteristiche diverse da quelle contrattualmente stabilite.
La legge, poi, crea il costume, come testimoniano i numeri in fortissima crescita dei suicidi assistiti in Olanda”. adonolfi12
Dopo l’intervento del giornalista romano, si è sviluppato un articolato dibattito tra i presenti in cui si è evidenziata la chiara volontà di non essere contro nessuno, tantomeno contro le scelte e gli orientamenti sessuali di alcuno.
Le posizioni dello stilista Dolce, ad esempio, allineate su questi temi, sono conferma del fatto che su argomenti di “natura” è possibile trovare un largo consenso indipendentemente dalle scelte e dal vissuto personale. Perché dinanzi a un bambino che grida il suo bisogno di una mamma al cui seno potersi stringere, non ci sono barriere o ideologie che tengano.
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