Redazione SME

Nella seconda Domenica di Pasqua, Domenica della Divina Misericordia, la liturgia ci presenta il Vangelo in cui Gesù risorto appare ai discepoli, chiusi nel cenacolo per paura, e dice loro: «Pace a voi! Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

A Biancavilla, a mezzogiorno, una breve processione del Cristo risorto, nell’ottava di Pasqua, si è conclusa dinanzi la venerata Icona della Vergine SS.ma dell’Elemosina – Madre della Divina Misericordia, presso la Basilica Santuario della città etnea, con il canto del “Regina Coeli”.

Cristo entra attraverso le porte chiuse del Cenacolo, dove la paura aveva rinchiuso i discepoli, annunciando la Pace, mostrando le sue piaghe gloriose, effondendo lo Spirito e affidando loro la missione di salvare ogni persona, mediante il perdono. Questo Vangelo si compie oggi in noi: il Signore attraversa le nostre angosce, raggiunge la solitudine del nostro cuore spaventato, ed esclama: “Pace a voi!”. Mostrando le gloriose ferite del suo corpo risorto illumina le nostre, testimoniando che ogni prova e umiliazione ha senso, è orientata alla Gloria e alla Salvezza. In questa domenica possiamo ricevere, in abbondanza, lo Spirito del Risorto e, nella misura in cui Egli ci consola gettandosi dietro le spalle i nostri peccati, possiamo consolare anche noi coloro che incontriamo. In questo tempo pasquale ci è affidato l’incarico dell’Annuncio: ogni uomo ha diritto di sapere che il Messia, con la sua Pasqua, ha distrutto tutte le mancanze contro la Verità, l’Amore e contro la dignità della persona umana. Egli c’invia oggi ad annunciare la Misericordia ovunque, nelle piazze, al lavoro, in viaggio, pur nella debolezza, ma con franchezza. Ma la Misericordia raggiunge solo coloro che riconoscono di aver mancato e desiderano cambiare vita, non chi continua ad ammiccare all’iniquità. Maria, Madre di Misericodia, interceda per noi.

 

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