La sentita testimonianza del giovane Vincenzo Siracusa, presidente del Comitato di Quartiere Pizzo Carano-Sant’Anna in San Cataldo (CL), oggi in pellegrinaggio alla Basilica Santuario di Biancavilla per pregare dinanzi la Sacra Icona della Madonna dell’Elemosina. 

Tanta gratitudine per questa mattinata vissuta a Biancavilla nel “Cuore” del Santuario di Maria SS. dell’Elemosina. Abbiamo così dato vita al primo momento di inizio anno sociale del Quartiere “Sant’Anna” del Comune di San Cataldo, dal tema “Siamo tutti figli tuoi”. Un grazie al Rettore del Santuario don Agrippino Salerno a cui ho consegnato il mio nuovo libro sul beato don Pino Puglisi “La via del martirio”.

Grazie anche di cuore alla comunità Biancavillese per la cordiale accoglienza. Ci siamo sentiti avvolti dal manto materno di Maria nel nome di Sant’Anna. Grazie a Giuseppe Sant’Elena e al Presidente dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” Giuseppe Santangelo, per l’accoglienza, e agli altri giovani che hanno animato la celebrazione della Messa. Tutti nel cuore porteremo in questa giornata.

In Maria, Madre dell’Elemosina, abbiamo potuto interpretare il suo sguardo come colei che già ci aspettava. Maria con il suo dolce sguardo ci ha guidati nella nostra giornata tanto cara alla Comunità di Sant’Anna che ha dato inizio all’anno sociale. Mi commuove tanto la preghiera di supplica della Madonna di Biancavilla, dove ad un certo punto si legge: “Sin dall’eternità fosti predestinata ad essere Madre del Verbo”. Maria con la sua pienezza, ci prepara ad accogliere il Verbo. Maria ci dona ai piedi della croce l’atto più singolare della Chiesa, ci dono il dono più importante: il Suo Figlio Gesù. Continua la supplica: “degnati di effondere su di noi la tua materna benevolenza…”.  

Maria Allora ci guidi, Maria accompagni l’intera Comunità di Sant’Anna che oggi ha affidato ogni singolo istante della propria vita a Maria, Madre dell’Elemosina. Ci sentiamo avvolti nel mistero intenso che è Dio. Possa la Vergine esaudire le nostre richieste di figli smarriti. O Madre mia, conducimi verso il tuo Figlio, preparaci la strada che porta a lui. Nell’ora estrema della vita prendici in braccio o soave Regina così da innestarci nel tuo cuore eterno”.

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