La Madonna dell’Elemosina oggi presso l’Ospedale di Biancavilla per celebrare con tutta la Chiesa la Giornata Mondiale del Malato 2019.

Anche quest’anno su iniziativa dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”, nell’ospedale di Biancavilla si è svolta la giornata del malato, in concomitanza con la festa della Madonna di Lourdes, che si celebra l’11 febbraio.
Nella mattinata di oggi, i membri dell’associazione hanno recato una copia dell’icona della Madonna dell’Elemosina presso l’ospedale cittadino. Ad accoglierla c’era il personale medico e paramedico e i volontari dell’associazione “VOI”.
Nel reparto di medicina dell’ospedale vecchio si è svolto un momento di preghiera comunitaria presieduta dal diacono Giosuè Messina. Al termine, l’icona della Vergine, accompagnata dai volontari e dai presenti, è stata trasferita presso l’ospedale nuovo per la visita in tutti gli altri reparti.

“Ancora una volta – spiega Giuseppina Ingrassia, presidente dell’associazione Mariana – compiamo questo gesto di amore alla Madonna e ai nostri cari fratelli infermi. Si tratta di un gesto semplice ma pieno di grande significato.
Ho lavorato tanti anni accanto agli ammalati e so che in alcuni momenti difficili il conforto di una parola amica, il sostegno e la preghiera di alcune persone posso essere molto di aiuto. La fatica e la sofferenza non sono momenti da cancellare nella nostra vita, ma esperienze che possono aiutarci a scoprire di più il valore delle cose che abbiamo”.

Nella sua introduzione alla visita, don Giosuè ha citato alcuni passaggi del messaggio di Papa Francesco per la giornata mondiale del malato, che pone al centro della riflessione il valore del dono e della gratuità:
“La vita è dono di Dio, e come ammonisce San Paolo: «Che cosa possiedi che tu non l’abbia ricevuto?».
Di fronte alla cultura dello scarto e dell’indifferenza, la logica del dono può sfidare l’individualismo e la frammentazione sociale contemporanea, per muovere nuovi legami e varie forme di cooperazione umana tra popoli e culture”.
Il tema è particolarmente delicato nell’attuale momento storico in cui si discute di una legge sul cosiddetto diritto alla morte. Se la vita è un dono, come può essere pensabile un diritto a “staccare la spina?”.




Lo afferma il Papa che lancia un appello:
“Vi esorto tutti, a vari livelli, a promuovere la cultura della gratuità e del dono, indispensabile per superare la cultura del profitto e dello scarto”.
Lo sguardo dolce e compassionevole di Maria ha voluto offrire consolazione e pace ai degenti ed è stato un richiamo per tutti gli operatori sanitari a tenere viva la dimensione umana nel rapporto coi pazienti. Anche il Papa chiude il suo messaggio annuale con una preghiera di affidamento alla Vergine, invocata come ‘salute degli infermi’:
“Vi affido tutti a Maria, Salus infirmorum. Lei ci aiuti a condividere i doni ricevuti nello spirito del dialogo e dell’accoglienza reciproca, a vivere come fratelli e sorelle attenti ai bisogni gli uni degli altri, a saper donare con cuore generoso, a imparare la gioia del servizio disinteressato”.

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