Il ricordo della presenza di Mons. Luigi Bommarito nella Basilica Santuario “S. Maria dell’Elemosina” di Biancavilla.

Eccellenza Reverendissima e Padre,

Le scriviamo queste parole avendo appreso della sua dipartita al cielo, pochi giorni fa.
Con Lei va via, o meglio sale in cielo, un pezzo della nostra storia, della storia di comunità ecclesiale che Lei ha tanto amato negli anni del suo servizio alla Chiesa di Catania.


Dal 1988 la sua presenza ha caratterizzato i momenti più significativi della vita ecclesiale e civile di Biancavilla.
La sua parola, il suo sorriso, il suo sguardo ammiccante e penetrante, per ciascuno sono un ricordo molto forte.

Lei ha pregato per noi e con noi. Ha voluto per la matrice la successione di Don Carmelo Maglia e di Don Antonino Tomasello come parroci dopo Mons. Calaciura. Ha ordinato tanti dei nostri attuali sacerdoti, come Don Agrippino Salerno e Don Alfio Sarvà, di tanti altri ha accompagnato i primi passi vocazionali. E poi le visite pastorali, le Cresime, le giornate diocesane dei ministranti, i raduni di Pentecoste, la preparazione per la visita del Papa e le sue visite “a sorpresa”…

Da questa piccola carrellata di foto dell’Archivio della Collegiata e dell’Archivio “SME”, è evidente come la sua presenza in mezzo a noi fosse sempre occasione di festa e di rinnovato entusiasmo. Scorrono davanti a noi i ricordi della sua parola vigorosa ed incisiva, i suoi slogan efficaci, i suoi gesti ampi, le sue “larghe benedizioni”. L’ultima sua presenza tra noi è significativamente collegata alla festa della Madonna dell’Elemosina, l’ultima domenica di agosto del 2011, quando ebbe modo di incontrare l’intera comunità ecclesiale di Biancavilla nelle sue varie componenti. I suoi occhi abbracciarono tutti, anche chi sembrava fisicamente distante dalla piazza o era su un balcone. Lei era così. Aveva un pensiero per ognuno. Nessuno sfuggiva al suo cuore paterno e materno.

So che non sarebbe tanto contento di tanti complimenti e apprezzamenti. Lei non amava gli autocompiacimenti.
Con Lei, che ha amato la Chiesa, abbiamo imparato ad amare la Chiesa. “Ecclesiam Dilexi”. Preghi oggi è ancor di più per la Chiesa che ha amato come sposa, perché ritrovi la gioia e l’entusiasmo della missione e dell’annuncio del Vangelo. Ci sembra di sentire nelle orecchie ancora il suono delle sue parole: “Figli, non temete! Andiamo avanti, con gioia. La Chiesa è viva e vive della gloria del Suo Signore per i secoli eterni. Amen! Alleluia!”.

La Redazione “SME”.

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