Un cortometraggio originale rievoca i passaggi salienti del celebre dramma sacro adranita

di Alessandro Scaccianoce

“La speranza dell’uomo viva Maria!” è l’affermazione a cui sono costretti i diavoli del noto dramma adranita dei “Diavulazzi di Pasqua”, una rappresentazione drammatica delle conseguenze della risurrezione di Cristo dal punto di vista dell’inferno, opera di don Anselmo Laudine, risalente al 1752.

Anche quest’anno, per il secondo anno consecutivo a causa della pandemia, non ha avuto luogo la rappresentazione di piazza ad Adrano. Ma un gruppo di giovani talenti locali ha ideato e realizzato un cortometraggio che rievoca costumi, suoni e parole del noto dramma sacro, intitolato “Resurrexit”.




L’ambientazione naturale è l’Etna, la terra vulcanica, le sue grotte e i suoi crateri spenti dove si aggira Lucifero agitando le sue catene, rabbioso per la sua pena eterna che gli impedisce di godere della visione di Dio. Sua unica consolazione è il potere che riesce ad esercitare sull’umanità attraverso il braccio della morte, che gli consente di tenere in suo potere gli uomini. La morte è infatti la conseguenza di quell’infinita colpa dell’umanità, raffigurata in Eva.
Questo scenario è sconvolto dal costato aperto di Cristo risorto, un varco che inonda di luce la scena.

L’arco della morte diventa inefficace sull’umanità, la terra arida e il paesaggio lunare si tramutano in un corso d’acqua limpido che scorre luminoso: la speranza dell’uomo è Maria, coronata dagli angeli.
Il conflitto è deciso definitivamente: il demonio, la morte da una parte, gli angeli, il Risorto e Maria dall’altra. Al centro l’umanità, questa bambina contesa, per il cui riscatto Dio stesso si è fatto uomo ed è morte in croce.

Il cortometraggio fa sorgere il desiderio e la nostalgia dell’intera sacra rappresentazione, e lascia in bocca il sapore del mistero scritto nella nostra stessa terra, che nei suoi paesaggi contrastanti sembra aver contenere l’opposizione eterna tra il bene e il male.




Il cortometraggio “Resurrexit” è stato prodotto da Groovy e da Labap, con il patrocinio del Comune di Adrano.
Congratulazioni a questi talenti nostrani, perché questo primo successo possa portare ulteriori traguardi nella direzione della valorizzazione della nostra cultura e della nostra terra.

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