“Ecco la dimora di Dio con gli uomini”

Tutto pronto per la liturgia di riapertura della Basilica “Maria SS. dell’Elemosina” di Biancavilla.

Domenica 12 gennaio, l’appuntamento con la cittadinanza tutta che si riapproprierà del suo monumento più grande e significativo.
Alcune modifiche sono state apportate al programma iniziale già pubblicato.
Dato il persistente freddo, il prevosto don Pino Salerno, ha pensato meglio di evitare il raduno dei fedeli in piazza Roma con la Basilica chiusa.


La chiesa, comunica il parroco, aprirà le porte laterali già alle ore 17,30 dove i fedeli saranno accolti con un servizio d’ordine che indicherà loro i settori da occupare.
Alle ore 18.30, come da programma, è fissata l’accoglienza dell’Arcivescovo Mons. Salvatore Gristina sul sagrato della Basilica, per poi procedere al breve Rito della apertura della Porta maggiore centrale. L’Arcivescovo, dopo l’apertura, si muoverà in processione verso il presbiterio benedicendo ed aspergendo il Popolo.


Qui saranno formulati i saluti formali delle Autorità.
A seguire, alle ore 19, avrà inizio la Concelebrazione eucaristica.




 


Alla processione liturgica d’ingresso, l’Icona della Madonna dell’Elemosina, titolare della Basilica parrocchiale (che per 14 mesi ha sostato con la Comunità presso la chiesa del Rosario), attraverserà con i sacri ministri la navata centrale del Santuario e sarà solennemente intronizzata all’altare maggiore.

Subito dopo la celebrazione, sarà scoperta una lapide commemorativa dello storico evento.

CON MARIA E I SANTI MARTIRI, A UN ANNO DAL TERREMOTO

Erano le 2.34 del 6 ottobre 2018 quando una forte scossa di terremoto (di magnitudo 4.8 ML) scosse la città di Biancavilla.
In ricordo di quell’evento che ha fatto tremare la città e i cuori, alle due e mezza di stamattina il Prevosto don Agrippino Salerno ha celebrato una Santa Messa nella chiesa del Rosario in ringraziamento ai Santi Patroni per la protezione sperimentata in quella occasione.


“Il terremoto oltre la terra ha scosso i nostri cuori, facendoci capire ciò che veramente è essenziale: la vita. E grazie a Dio nessuna vita è stata attaccata dal terremoto. Solo case, scuole, chiese. Ma le strutture si ricostruiscono, col tempo. Le vite umane no” ha detto il Prevosto nella sua omelia.


Don Pino ha fatto riferimento anche alle difficoltà logistiche che hanno caratterizzato la comunità cittadina in questo anno, come i doppi turni per i ragazzi delle scuole, qualche volta mettendo a dura prova la tenuta sociale:
“Iniziamo adesso un tempo nuovo, dopo la ricostruzione di case, scuole e chiese. Ma i nostri cuori sono restaurati? Questa è la domanda che dobbiamo porci. Restauriamo, fratelli, la nostra vita sull’esempio di Maria, Madre dell’Elemosina, e dei santi Placido e Zenone”.


Molti fedeli hanno affollato la chiesa del Rosario: segno che il terremoto ha lasciato un ricordo molto forte nella memoria di tanti.


La Celebrazione ha ricordato anche il momento di preghiera vissuto il 6 ottobre 2018 al campo sportivo con i tre Santi Patroni, quando la comunità si è ritrovata veramente unita in una preghiera densa di paura e preoccupazione per il futuro: “Il terremoto – ha detto don Pino – ci ha fatto sperimentare la nostra fragilità e precarietà. Abbiamo bisogno dell’aiuto del Signore nella nostra vita, anche se spesso ci illudiamo di poterne fare a meno”.

IL SIGNORE SCONFIGGE LA PAURA

Anniversario del terremoto a Biancavilla

(6 ottobre 2018-2019).

“Dio è per noi rifugio e fortezza,
aiuto infallibile si è dimostrato nelle angosce.
Perciò non temiamo se trema la terra”
(Sal 94).

A distanza di un anno dal terremoto che ha seminato paura e angoscia, teniamo viva la preghiera ai nostri Santi Patroni.

Maria SS. dell’Elemosina,
nostra Madre e Regina,non allontani da noi il suo sguardo
e con i Santi martiri Placido e Zenone,
nostri fratelli maggiori e testimoni di Gesù,
preghi con noi e per noi,
ci ottenga il perdono dei peccati
e doni pace e sicurezza
ai nostri giorni terreni.
Amen.

Con gratitudine preghiamo:

Salve Regina…

PER INTERCESSIONE DELLA MADONNA DELL’ELEMOSINA

Ieri sera durante la Messa in onore della Madonna dell’Elemosina è stata resa nota la guarigione di una giovane ragazza di 22 anni di Biancavilla, di nome Francesca, che proprio ieri sera si è svegliata dal coma.
A renderlo noto il prevosto Salerno, subito dopo la Comunione al quale si è avvicinato ieri il papà di Francesca di ritorno dall’ospedale di Catania che ha portato un mazzo di fiori alla Madonna.


Francesca era entrata in coma pochi giorni fa per una complicazione post-parto.
Tutta la famiglia si era rivolta alla Madonna dell’Elemosina. Il risveglio è avvenuto proprio ieri pomeriggio in coincidenza con l’inizio della Messa.

Ad accogliere l’annuncio del Prevosto, l’applauso di tutti i presenti.

UN PASTORE IN MEZZO AL SUO POPOLO

Il ricordo della presenza di Mons. Luigi Bommarito nella Basilica Santuario “S. Maria dell’Elemosina” di Biancavilla.

Eccellenza Reverendissima e Padre,

Le scriviamo queste parole avendo appreso della sua dipartita al cielo, pochi giorni fa.
Con Lei va via, o meglio sale in cielo, un pezzo della nostra storia, della storia di comunità ecclesiale che Lei ha tanto amato negli anni del suo servizio alla Chiesa di Catania.


Dal 1988 la sua presenza ha caratterizzato i momenti più significativi della vita ecclesiale e civile di Biancavilla.
La sua parola, il suo sorriso, il suo sguardo ammiccante e penetrante, per ciascuno sono un ricordo molto forte.

Lei ha pregato per noi e con noi. Ha voluto per la matrice la successione di Don Carmelo Maglia e di Don Antonino Tomasello come parroci dopo Mons. Calaciura. Ha ordinato tanti dei nostri attuali sacerdoti, come Don Agrippino Salerno e Don Alfio Sarvà, di tanti altri ha accompagnato i primi passi vocazionali. E poi le visite pastorali, le Cresime, le giornate diocesane dei ministranti, i raduni di Pentecoste, la preparazione per la visita del Papa e le sue visite “a sorpresa”…

Da questa piccola carrellata di foto dell’Archivio della Collegiata e dell’Archivio “SME”, è evidente come la sua presenza in mezzo a noi fosse sempre occasione di festa e di rinnovato entusiasmo. Scorrono davanti a noi i ricordi della sua parola vigorosa ed incisiva, i suoi slogan efficaci, i suoi gesti ampi, le sue “larghe benedizioni”. L’ultima sua presenza tra noi è significativamente collegata alla festa della Madonna dell’Elemosina, l’ultima domenica di agosto del 2011, quando ebbe modo di incontrare l’intera comunità ecclesiale di Biancavilla nelle sue varie componenti. I suoi occhi abbracciarono tutti, anche chi sembrava fisicamente distante dalla piazza o era su un balcone. Lei era così. Aveva un pensiero per ognuno. Nessuno sfuggiva al suo cuore paterno e materno.

So che non sarebbe tanto contento di tanti complimenti e apprezzamenti. Lei non amava gli autocompiacimenti.
Con Lei, che ha amato la Chiesa, abbiamo imparato ad amare la Chiesa. “Ecclesiam Dilexi”. Preghi oggi è ancor di più per la Chiesa che ha amato come sposa, perché ritrovi la gioia e l’entusiasmo della missione e dell’annuncio del Vangelo. Ci sembra di sentire nelle orecchie ancora il suono delle sue parole: “Figli, non temete! Andiamo avanti, con gioia. La Chiesa è viva e vive della gloria del Suo Signore per i secoli eterni. Amen! Alleluia!”.

La Redazione “SME”.