Motociclisti campani in visita al Santuario della Madonna dell’Elemosina

Questo pomeriggio, visita in Santuario del“BMW Motorrad club Campania Felix-Regno delle Due Sicilie”, con sede a Capua (Caserta). Il club nasce all’insegna della partecipazione e della condivisione unendo competenze ed esperienze di diversi motociclisti campani con la passione di far sosta in diverse parti d’Italia.

Tappa prescelta per questa primavera, l’Etna, con sosta programmata nella città di Biancavilla. Qui, dunque, il gruppo dei circa venti motociclisti ha visitato la Basilica Santuario della Madonna dell’Elemosina, ammirato la prodigiosa Icona bizantina mariana e l’intero complesso monumentale. Intorno alle ore 17, il gruppo, con rombo di motori, ha lasciato Biancavilla per rientrare in Campania.

Pellegrinaggio ortodosso russo alla Madre di Dio dell’Elemosina

Martedì 24 sera, sono giunti a Biancavilla un gruppo di 50 pellegrini russi. Arrivati in pullman GT alle ore 19.30, si sono diretti presso la Basilica Santuario per venerare l’Icona della Madre di Dio dell’Elemosina (Elèusa). La presenza a Biancavilla del folto gruppo proveniente dalla Parrocchia ortodossa della SS. Trinità, sita nel centro della città di Mosca, si deve ad un loro tour organizzato in Sicilia, per scoprire le bellezze bizantine nell’isola più grande del mediterraneo.

A guidare i pellegrini moscoviti, il parroco ortodosso, P. Alexy Uminsky, accompagnato da P. Pavel Patricol, della Parrocchia ortodossa di Caltanissetta.

In Santuario, sono stati accolti dal prevosto don Pino Salerno e da alcuni fedeli dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”; hanno poi pregato la Madre di Dio in religioso silenzio, interrotto solo dai canti corali in lingua russa. Prima di andare via, hanno affidato alla Vergine “Panaghia”, la loro comunità ecclesiale e le loro famiglie.

Il “Giovane Clero” siracusano venera la Madre dell’Elemosina

In occasione della “Giornata di fraternità” dei giovani sacerdoti dell’Arcidiocesi di Siracusa, vissuta oggi, giovedì 5 aprile, è stata visitata la Basilica Santuario della Madonna dell’Elemosina di Biancavilla. A guidare il clero è stato l’arcivescovo aretuseo Mons. Salvatore Pappalardo, accolto a Biancavilla dal Vicario foraneo don Giovambattista Zappalà.

In mattinata, la delegazione dei circa trenta sacerdoti con l’arcivescovo ha pregato dinanzi l’Icona prodigiosa della Madonna dell’Elemosina ed ammirato le bellezze architettoniche dell’intero complesso basilicale comprendente anche la settecentesca Cappella di San Placido e le due sacrestie, dove, oltre ai cimeli storici, sono custoditi i doni dei Papi Benedetto XVI e Francesco. Nel corso della permanenza a Biancavilla, visitate anche le Chiese dell’Annunziata e del Monastero delle Clarisse.

VIA CRUCIS CON LA MADRE DI MISERICORDIA

Venerdì 16 febbraio, in Santuario, sarà proposta la tradizionale Via Crucis. La pratica di meditazione spirituale si ripeterà ogni venerdì di Quaresima alle ore 17,30.  

Preghiere e riflessioni si snoderanno lungo le navate della Basilica dove sono ubicate le 15 stazioni scultoree, opere del biancavillese Dino Cunsolo, inaugurate a conclusione dello scorso Giubileo della Misericordia. Le figure plastiche narrano magistralmente gli ultimi tratti del cammino percorso da Cristo durante la sua vita terrena: dal suo arresto e condanna, fino al monte Calvario dove fu crocifisso tra due malfattori, al giardino dove fu deposto in un sepolcro nuovo, scavato nella roccia. Realizzata anche la 15ma stazione: la Resurrezione del Signore. In tutte le opere è ritratta la Beata Vergine Maria, che ha seguito il Figlio suo lungo la via dolorosa.

La Chiesa insegna che Via Crucis è una via tracciata dallo Spirito Santo, fuoco divino che ardeva nel petto di Cristo e lo sospinse verso il Calvario; ed è una via amata dalla stessa Chiesa, che ha conservato memoria viva delle parole e degli avvenimenti degli ultimi giorni del suo Sposo e Signore. Nel pio esercizio della Via Crucis confluiscono pure varie espressioni caratteristiche della spiritualità cristiana: la concezione della vita come cammino o pellegrinaggio; come passaggio, attraverso il mistero della Croce, dall’esilio terreno alla patria celeste; il desiderio di conformarsi profondamente alla Passione di Cristo; le esigenze della sequela Christi, per cui il discepolo deve camminare dietro il Maestro, portando quotidianamente la propria croce. La pratica della Via Crucis, è particolarmente raccomandata nel Tempo di Quaresima.

Maria unisce in modo intenso e misterioso la sua vita alla missione dolorosa di Cristo: ella diventerà la fedele cooperatrice del Figlio per la salvezza del genere umano.

 

 

 

PREGHIERA PER IL DONO DELLA PIOGGIA

 

Domani, sabato 3 febbraio 2018, PRIMO SABATO DI MESE IN ONORE DELLA MADONNA DELL’ELEMOSINA, in Basilica Santuario, S. Messa alle ore 18.30, preceduta dalla recita del S. Rosario. PREGHIERA DI INTERCESSIONE ALLA VERGINE SANTISSIMA PER CHIEDERE AL SIGNORE IL DONO DELLA PIOGGIA RISTORATRICE.

Alle ore 19.30, CONFERENZA SPIRITUALE sul tema: “Maria, modello della maternità della Chiesa”, a cura di Mons. Benedetto Currao.

 

MARIA, MADRE DI DIO, DÀ AL MONDO CRISTO NOSTRA PACE.

Verso la solennità liturgica della divina maternità di Maria.

Nell’ottava del Natale si celebra la festa di «Maria madre di Dio». In verità, le letture bibliche che verranno proclamate mettono l’accento sul «figlio di Maria» e sul «Nome del Signore», anziché su Maria.
Infatti l’antica «benedizione sacerdotale» è scandita dal nome del Signore, ripetuto all’inizio di ogni versetto (prima lettura); il testo di san Paolo sottolinea l’opera di liberazione e di salvezza compiuta da Cristo, nella quale è incastonata la figura di Maria, grazie alla quale il Figlio di Dio ha potuto venire nel mondo come vero uomo (seconda lettura); il vangelo termina con l’imposizione del nome di Gesù, mentre Maria partecipa in silenzio al mistero di questo suo figlio nato da Dio.

Questa attenzione prevalente al «Figlio» non riduce il ruolo della Madre: Maria è totalmente Madre perché è stata in totale relazione a Cristo, perciò onorando lei è più glorificato il Figlio. Il titolo di «Madre di Dio» sottolinea la missione di Maria nella storia della salvezza: missione che sta alla base del culto e della devozione del popolo cristiano; Maria infatti non ha ricevuto il dono di Dio per sé sola, ma per portarlo nel mondo: «nella verginità feconda di Maria (tu, o Dio) hai donato agli uomini i beni della salvezza eterna» (colletta).

Madre di Dio – Madre dell’uomo
Il significato etimologico del nome Gesù, «Dio salva», ci introduce in pieno nel mistero di Cristo: dall’incarnazione alla nascita, dalla circoncisione al compimento pasquale della morte-risurrezione, Gesù è in tutto il suo essere la perfetta benedizione di Dio, è dono di salvezza e di pace per tutti gli uomini; nel suo nome siamo salvati (cf At 2,21; Rm 10,13). Ora questa offerta di salvezza viene da Maria ed essa la partecipa al popolo di Dio come un tempo ai pastori. Maria che ha dato la vita al Figlio di Dio, continua a partecipare agli uomini la vita divina. Per questo viene considerata madre di ogni uomo che nasce alla vita di Dio, e insieme proclamata e invocata come «Madre della Chiesa» (cf LG 53.60-65; Paolo VI, 21.11-1964; orazione dopo la comunione).
Con gli Orientali, anche noi onoriamo «Maria sempre Vergine, solennemente proclamata santissima Madre di Dio dal Concilio di Efeso, perché Cristo… fosse riconosciuto, in senso vero e proprio, Figlio di Dio e Figlio dell’Uomo» (UR 15).