Chiesa e ICI: chiarezza sulla legge e false polemiche

da UCCR

Il governo italiano presenterà un emendamento in merito all’esenzione dall’ICI (imposta comunale sugli immobili) riservata agli enti non commerciali, quindi anche alla Chiesa. In sostanza, si continuerà a pagare l’Ici su quegli immobili in cui si svolgono attività commerciali, come la Chiesa ha sempre fatto. La chiarificazione è per quanto riguarda le attività “miste” (ovvero luoghi di culto ma anche con fini commerciali, per esempio), detta anche “zona grigia”: Chiesa e organi no profit in questi casi pagheranno l’imposta sulla frazione dell’immobile dedicata ad attività commerciali. La Cei ha accolto con favore il chiarimento, dato che lo stesso era stato auspicato anche dal cardinale Angelo Bagnasco. Tuttavia da tempo la campagna anticlericale sull’ICI si è silenziata (è durata giusto un paio di settimane, al contrario di tante altre). Questo perché è stata smontata in fretta: l’esenzione dell’Ici da parte della Chiesa cattolica toglie allo Stato circa 100 milioni di euro, una cifra assolutamente ininfluente per il bilancio pubblico, e che tra l’altro non è imputabile alla sola Chiesa ma comprende anche tutti gli altri enti no profit.

Pensare che il Patito Radicale e Mario Staderini parlavano di 1-2 miliardi di euro!! Certo, non tutti hanno avuto l’onestà di ammetterlo ma almeno in molti hanno taciuto. Altri invece, come il vaticanista de “Il Fatto Quotidiano” Marco Politi, fanno tuttora finta di nulla e continuano a parlare di miliardi e miliardi. Eppure la verità è semplice, Milano Finanza scrive: «Tanto rumore per nulla. O, meglio, per poco. Per mesi la polemica sull’esenzione dal pagamento dell’Ici da parte della Chiesa cattolica ha tenuto banco. Soprattutto nelle ultime settimane, dopo che il governo presieduto da Mario Monti è stato costretto ad aumentare il prelievo sulle case, tassando di nuovo anche le prime abitazioni […]. La valutazione più attendibile è sempre apparsa quella dell’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, che aveva indicato in circa 450 milioni l’ammontare massimo ottenibile applicando l’Ici anche agli immobili della Chiesa». Ma in realtà «l’esenzione della Chiesa costa solo 100 milioni allo Stato».

Lo ha annunciato il sito istituzionale del ministero dell’Economia, dicastero del quale il premier Monti ha l’interim: «sulla base dei dati presi in esame, è stata ricostruita la platea degli enti fruitori della misura Ici e dei relativi immobili con una perdita di gettito pari a circa 100 milioni, ottenuta simulando l’abrogazione delle disposizioni in esame». Perfino il quotidiano “l’Unità” ha abbandonato Mario Staderini ai suoi deliri. Ieri si leggeva: «Continuare a parlare di un miliardo e mezzo/due imputabili solo alla Chiesa Cattolica a cosa serve?». La domanda è ovviamente retorica. Continua così l’articolo: «Tenuto conto della presenza storica della Chiesa Cattolica nel nostro Paese, le cifre fornite dal ministero dell’Economia confermano ciò che tutti, tranne alcuni giornali, sanno: che se un’istituzione ecclesiale possiede una pensione, una trattoria, un negozio o una libreria, paga l’Ici fino all’ultimo centesimo; che gi eventuali abusi sono facilmente risolvibili con l’applicazione delle leggi vigenti; che il vero obiettivo della «campagna-Ici» sembra la disarticolazione di quel po’ diprotezione sociale rimasta in piedi in Italia, grazie alla ricca rete di collaborazioni tra istituzioni, mondo confessionale, mondo laico e anche iniziativa privata».

Tutto questo è stato comunque ampiamente confermato anche Franco Bechis, vicedirettore di “Libero” invitato da Gianluigi Nuzzi nel suo programma “Gli Intoccabili” in onda su LA7, proprio durante la puntata sul noto “affare Viganò”. Mentre la vicenda su quest’ultimo è stata affrontata con onestà, le comiche si sono viste appena si è toccato il tema dell’ICI: il conduttore, autore di “Vaticano S.P.A.” ha presentato Bechis come “l’esperto che aiuta a chiarire dove stia la verità”, ma quando questo esperto ha spiegato come stanno effettivamente le cose (i famosi 100 milioni al posto dei 2 miliardi proclamati dai radicali), Nuzzi si è visibilmente innervosito, forse pentendosi di aver chiamato uno davvero esperto.

il Papa crea 22 nuovi cardinali: siate servitori della Chiesa limpidi e coraggiosi

Il Solenne Rito nella Basilica Vaticana

di Alessandro De Carolis

Servite la Chiesa “con amore e vigore”, uniti in modo indissolubile al Papa. Benedetto XVI ha chiesto questo impegno ai 22 nuovi cardinali, creati e pubblicati nel Concistoro ordinario pubblico presieduto stamattina nella Basilica di San Pietro. Al termine, il Papa e il rinnovato Collegio cardinalizio hanno proceduto al voto sulle Cause di canonizzazione di sette Beati. Al servizio del Servo dei servi di Dio. È questo l’onore della porpora cardinalizia. In alto, accanto a Pietro, perché costituiti pietre, assieme a lui, sulle quali la Chiesa di oggi si appoggia trovando stabilità, traendo forza, direzione e luce come la prima Chiesa al tempo degli Apostoli. Ai nuovi ammessi nel Collegio cardinalizio, Benedetto XVI ha riproposto la sostanza di un ruolo che, ha detto, vi unisce “con nuovi e più forti legami non solo al Romano Pontefice ma anche all’intera comunità dei fedeli sparsa in tutto il mondo”. L’allocuzione del Papa ha preceduto la cerimonia di consegna della berretta rossa, dell’anello e del titolo di una chiesa di Roma o di una diocesi suburbicaria. E prima di presiedere un rito dalle cadenze antiche, il Papa ha voluto indicare il senso di quel “rosso”, emblema di una “dedizione assoluta e incondizionata”, fino – “se necessario” – all’effusione del sangue:

“A loro, inoltre, è chiesto di servire la Chiesa con amore e vigore, con la limpidezza e la sapienza dei maestri, con l’energia e la fortezza dei pastori, con la fedeltà e il coraggio dei martiri. Si tratta di essere eminenti servitori della Chiesa che trova in Pietro il visibile fondamento dell’unità”.

L’episodio del Vangelo in cui Giacomo e Giovanni chiedono a Gesù di poter sedere alla sua destra e alla sua sinistra ha fornito a Benedetto XVI lo spunto per riflettere sul contrasto tra due logiche inconciliabili: quella del dono di sé e quella del potere. Il nostro vissuto quotidiano non ha “lo stile del potere e della gloria”, ha affermato il Papa, citando la celebre risposta di Cristo nel Vangelo su quale debba essere il rapporto che dovrà legare i suoi fra di loro:

“‘Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti’. Dominio e servizio, egoismo e altruismo, possesso e dono, interesse e gratuità: queste logiche profondamente contrastanti si confrontano in ogni tempo e in ogni luogo. Non c’è alcun dubbio sulla strada scelta da Gesù”.

Cristo, ha insistito, “riceve la gloria solo in quanto servo”, così il cedimento degli Apostoli ai “sogni di gloria” può essere, ha indicato il Pontefice citando Cirillo di Alessandria, “un incentivo all’umiltà”:

“Il dono totale di sé offerto da Cristo sulla croce sia per voi principio, stimolo e forza per una fede che opera nella carità. La vostra missione nella Chiesa e nel mondo sia sempre e solo «in Cristo», risponda alla sua logica e non a quella del mondo, sia illuminata dalla fede e animata dalla carità che provengono a noi dalla Croce gloriosa del Signore”.

E a quest’ultima consegna, Benedetto XVI ha unito la richiesta di una particolare attenzione:

“E pregate anche per me, affinché possa sempre offrire al Popolo di Dio la testimonianza della dottrina sicura e reggere con mite fermezza il timone della santa Chiesa”.

Il video delle nostre preghiere a Lourdes

Sul web è disponibile il video del momento di preghiera che è stato celebrato sabato scorso, 11 febbraio, a Lourdes, in cui sono state presentate al Signore tutte le intenzioni di preghiera che pervenute tramite Facebook (http://www.facebook.com/#!/JospersItalia) e all’indirizzo e-mail (socialmedia@orpnet.org) dell’Opoera Romana Pellegrinaggi.  Le intenzioni sono state stampate e presentate a Lourdes nel corso di un particolare momento di “affidamento” che è stato trasmeso in diretta sul sito del Santuario di Lourdes – http://it.lourdes-france.org/tv-lourdes/ Lourdes.

La registrazione è disponibile al seguente link:

http://www.youtube.com/watch?v=1HROmvNAcV8

Il nostro blog ha contribuito a diffondere l’iniziativa, favorendo in tal modo la partecipazione spirituale di molte persone, come confermato anche dai numerosi contatti registrati nei giorni scorsi.

Salus infirmorum et Auxilium Christianorum, intercede pro nobis!

"Chi pensa di scoraggiare il Papa, si sbaglia e si illude".

Riprendiamo di seguito la Nota di P. Federico Lombardi, S.I., portavoce della Santa Sede sulla fuga di documenti dal Vaticano che mirano a “creare confusione e sconcerto e a facilitare una messa in cattiva luce del Vaticano”. La Nota definisce la storia di un presunto complotto contro Benedetto XVI “una farneticazione, una follia”, che “non merita di essere presa sul serio”.

Redazione SME

“Oggi dobbiamo tenere tutti i nervi saldi perché nessuno si può stupire di nulla. L’amministrazione americana ha avuto wikileaks, il Vaticano ha ora i suoi leaks, le sue fughe di documenti che tendono a creare confusione e sconcerto e a facilitare una messa in cattiva luce del Vaticano, del governo della Chiesa e più ampiamente della Chiesa stessa.
Quindi, calma e sangue freddo, e molto uso della ragione, cosa che non tutti i media tendono a fare. Si tratta di documenti di natura e peso diversi, nati in tempi e situazioni diverse: altro sono le discussioni sulla migliore gestione economica di una istituzione con molte attività materiali come il Governatorato; altro sono appunti su questioni giuridiche e normative in corso di discussione e su cui è normale che esistano opinioni diverse; altro sono memoriali farneticanti che nessuna persona con la testa sul collo ha considerato seri, come quello recente sul complotto contro la vita del Papa. Ma tant’è; mettere tutto insieme giova a creare confusione. Una informazione seria dovrebbe saper distinguere le questioni e capirne il significato differente. E’ ovvio che le attività economiche del Governatorato devono essere gestite saggiamente e con rigore; è chiaro che lo IOR e le attività finanziarie devono inserirsi correttamente nelle norme internazionali contro il riciclaggio. Queste sono evidentemente le indicazioni del Papa. Mentre è evidente che la storia del complotto contro il Papa, come ho detto da subito, è una farneticazione, una follia, e non merita di essere presa sul serio. Certo c’è qualcosa di triste nel fatto che vengano passati slealmente documenti dall’interno all’esterno in modo da creare confusione. La responsabilità c’è dall’una e dall’altra parte. Anzitutto da parte di chi fornisce questo tipo di documenti, ma anche di chi si dà da fare per usarli per scopi che non sono certo l’amore puro della verità. Perciò dobbiamo resistere e non lasciarci inghiottire dal gorgo della confusione, che è quello che i malintenzionati desiderano, e restare capaci di ragionare.
In certo senso – è un’antica osservazione della saggezza umana e spirituale – il verificarsi di attacchi più forti è segno che è in gioco qualche cosa di importante.
Alla grande serie di attacchi alla Chiesa sul tema degli abusi sessuali è giustamente corrisposto un impegno serio e profondo di rinnovamento lungimirante. Non una risposta di corto respiro, ma di purificazione e rinnovamento. Ora abbiamo ripreso in mano la situazione e sviluppiamo una forte strategia di guarigione, rinnovamento e prevenzione per il bene di tutta la società. Allo stesso tempo si sa che vi è in corso un impegno serio per garantire una vera trasparenza del funzionamento delle istituzioni vaticane anche dal punto di vista economico. Si sono pubblicate nuove norme. Si sono aperti canali di rapporti internazionali per il controllo. Ora, diversi dei documenti recentemente diffusi tendono proprio a screditare questo impegno. Paradossalmente ciò costituisce una ragione di più per perseguirlo con decisione senza lasciarsi impressionare. Se tanti si accaniscono, si vede che è importante. Chi pensa di scoraggiare il Papa e i suoi collaboratori in questo impegno si sbaglia e si illude.
Quanto alla questione delle pretese lotte di potere in vista del prossimo conclave, invito ad osservare che i Pontefici eletti in questo secolo sono stati tutti personalità di altissimo e indiscusso valore spirituale. E’ chiaro che i cardinali hanno cercato e cercano di eleggere qualcuno che meriti il rispetto del popolo di Dio e possa servire l’umanità del nostro tempo con grande autorità morale e spirituale. La lettura in chiave di lotte di potere interne dipende in gran parte dalla rozzezza morale di chi la provoca e di chi la fa, che spesso non è capace di vedere altro. Chi crede in Gesù Cristo per fortuna sa che – checché se ne dica o se ne scriva oggi sui giornali – le vere preoccupazioni di chi porta responsabilità nella Chiesa sono piuttosto i problemi gravi dell’umanità di oggi e di domani. Non per nulla crediamo e parliamo anche di assistenza dello Spirito Santo”.

Quarantore in Santuario: oggi l'omaggio delle Aggregazioni

Oggi e domani gli ultimi giorni delle Sacre Quarantore in Santuario.

Redazione SME

Dopo i momenti di preghiera che hanno riguardato i giovani e le famiglie, stasera avrà luogo l’omaggio al Santissimo Sacramento delle aggregazioni ecclesiali, nella giornata dedicata alla preghiera per l’educazione alla fede. A seguire, alle 20, Veglia di preghiera animata dall’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” con meditazioni sul tema “…e betata Colei che ha creduto!”.

 Il programma delle giornate eucaristiche è disponibile al seguente link: http://www.basilicacollegiatabiancavilla.it/files/Alessandro/pdf/programma%20sacre%20quarantore%202012.pdf

VI Domenica del Tempo Ordinario (B)

Vicinanza spirituale ed affetto al Santo Padre Benedetto XVI
Redazione SME

“Oggi non bisognerebbe parlare del lebbroso che è in noi, dell’accoglienza degli ultimi, e di chissà cos’altro… Oggi bisogna far sentire che siamo ancora cattolici, che crediamo che Pietro vive in Benedetto, che il Papa è Cristo in terra… Ha bisogno di noi, della nostra preghiera! Non lasciamo solo il Papa! C’è una lebbra pericolosa e perfida, che vuole soffocare la nostra identità, la nostra appartenenza a Cristo. E chi non è con Pietro, con la semplicità e la fede dei piccoli, NON è con Cristo! Illude se stesso e illude gli altri! Questa è oggi la lebbra presente nella Chiesa”  (A. Ucciardo)

L’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” è vicina al Santo Padre; prega per le sue intenzioni di Pastore Sommo della Chiesa Universale per l’avvento del Regno di Dio nella Fede, nella Verità e nella Carità.