“So che tu sei un Dio misericordioso”

Esercizi spirituali per i Giovani di Biancavilla con la Madre dell’Elemosina.

Dal 12 al 15 marzo prossimi, avranno luogo a Biancavilla gli esercizi spirituali per i giovani di tutta la comunità ecclesiale locale“So che tu sei un Dio misericordioso” (Gio 4,2c), questo è il tema che sarà meditato dai giovani guidati da don Antonino La Manna, che curerà le catechesi giornaliere incentrate sulla figura del profeta Giona. Gli esercizi, come ogni anno, si terranno presso la Chiesa del Monastero “S. Chiara” (Clarisse), a partire dalle ore 20.00. Per la particolare circostanza, a conclusione delle giornate, sarà presente l’Icona della Madonna dell’Elemosina, Madre di Misericordia, tanto cara alla comunità biancavillese e ai giovani, che in maniera particolare l’hanno scelta quest’anno per essere accompagnati nelle meditazioni spirituali di Quaresima, tempo di preparazione alla Pasqua del Signore.

Paolo VI sarà proclamato “Santo”

 

Il Pontefice che nel 1970 con bolla “In Sanctissimam Christi Matrem”, elevò il Santuario della Madonna dell’Elemosina di Biancavilla a “Basilica Minore Pontificia”, sarà presto canonizzato. La notizia è stata ufficializzata oggi con la promulgazione dei decreti di canonizzazione da parte del Dicastero per le Cause dei Santi.

La celebrazione liturgica, con molta probabilità, avrà luogo a ottobre, alla fine del Sinodo sui Giovani (dal 3 al 28). Il miracolo riconosciuto oggi da Papa Francesco, attribuito al Pontefice bresciano riguarda una bambina nata in condizioni drammatiche al termine di una gravidanza di 26 settimane il 25 dicembre del 2014.

Intanto, nella Basilica Santuario di Biancavilla, è stata ultimata la teca che raccoglie i doni papali di cui la comunità biancavillese è stata beneficiata. Si tratta della rosa (oggi essiccata) che papa Francesco ha offerto alla Madonna dell’Elemosina, durante la sua esposizione straordinaria in piazza San Pietro in Vaticano il 3 settembre 2016 e la “Casula”, indossata dallo stesso pontefice nel suo viaggio apostolico a Cuba.

La teca, con altri cimeli papali ed immagini, è stata allestita nella monumentale Sacrestia, accanto alla bacheca che custodisce lo zucchetto e la stola pastorale del Santo Padre Benedetto XVI, donati il 19 ottobre 2015.

 

 

La Collegiata di Biancavilla e la Madre di Dio nella Liturgia

Questa mattina, presso lo Studio Teologico “S. Paolo” di Catania, hanno discusso le tesi di baccalaureato i seminaristi Giosuè Messina, biancavillese e Gabriele Serafica, nicolosita, entrambi appartenenti all’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”, concludendo così il loro primo ciclo di studi teologici. Giosuè ha presentato un lavoro sull’insigne Collegiata di S. Maria dell’Elemosina in Biancavilla dalle origini (1746) all’anno 2000; mentre Gabriele ha preparato uno studio mariologico dal tema: “Maria Vergine, immagine e Madre della Chiesa nella eucologia delle Messe della Beata Vergine Maria: Raccolta di formulari secondo l’anno liturgico”. Tra i laureandi, anche il seminarista Ivan Incognito, di Maniace, sempre presente a Biancavilla in occasione delle celebrazioni estive in onore della Madonna dell’Elemosina. Ai neo laureati, giovani in preparazione al sacerdozio, vanno le congratulazioni da parte dell’Associazione “SME” e l’augurio che possano essere sempre più testimoni del Signore Gesù, pronti a servire i fratelli che la Provvidenza vorrà affidargli, sotto la materna protezione della Madre della Misericordia.

La Madre dell’Elemosina visita l’Ospedale di Biancavilla nella XXVI Giornata del Malato

Fede e solidarietà all’Ospedale di Biancavilla per celebrare con i fratelli ammalati e sofferenti la XXVI Giornata Mondiale del Malato con il conforto della Vergine Madre.

Le basse temperature atmosferiche e il forte vento non hanno frenato l’appuntamento di oggi, sabato 10 febbraio all’Ospedale “Maria SS. Addolorata” di Biancavilla per celebrare con tutta la Chiesa universale la 26ma Giornata Mondiale del Malato dal tema eminentemente mariano: Mater Ecclesiae: «”Ecco tuo figlio … Ecco tua madre”.

E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé …» (Gv 19, 26-27). Alle ore 11, una riproduzione dell’Icona bizantina della Madonna dell’Elemosina è stata recata in Ospedale; lì è stata accolta dal personale medico e paramedico, dai Volontari Ospedalieri Italiani e da diversi membri dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”, la quale ormai da molti anni, promuove questo significativo “incontro” tra la Vergine SS.ma e le persone ricoverate.

L’Icona, quindi, è stata posta nella sala d’ingresso per un breve momento di preghiera presieduto dai Cappellani, P. Umberto Napoli e P. Antonio Vitanza, che, commentando le parole del Santo Padre Francesco per la 26ma Giornata Mondiale del Malato, hanno evidenziato come la visita agli infermi è un momento privilegiato nel quale la comunità ecclesiale porta la luce e la grazia del Signore a coloro che soffrono e a quanti se ne prendono cura.

Memori della Parola del Vangelo (Mt 25,31-46), il credente che fa visita o si prende cura di una persona inferma – hanno  ribadito i sacerdoti – riconosce con umiltà che il Signore Gesù si è identificato con il malato, con il misero, con il sofferente.

La preghiera introduttiva, quindi, è stata scandita dalla proclamazione della Parola di Dio e da salmi responsoriali sulla Misericordia di Dio per l’uomo. Concluso il momento di preghiera, l’Immagine benedetta della Madre di Dio è stata devotamente recata tra i vari reparti sanitari tra canti e preghiere. Toccante la visita nelle corsie e nelle sale dove i ricoverati hanno potuto pregare e “consegnare” la propria sofferenza alla Misericordia del Signore che nella sua Santissima Madre trova l’espressione più alta.

Tenera la visita al reparto di maternità con le mamme che, ad occhi lucidi, hanno affidato i loro piccoli alla protezione della Madonna. La manifestazione di solidarietà si è conclusa intorno alle ore 12,30. L’Effigie, poi, è stata “salutata” e ricondotta in Basilica. Apprezzamento per l’iniziativa ormai consolidata, è stata espressa dal direttore sanitario dott. Pietro Ciadamidaro e dal primario della divisione di Pediatria e membro dell’Associazione “SME”, dott. Dino Pennisi.

Ci piace concludere riportando un passo del messaggio del papa per la medesima giornata: A Maria, Madre della tenerezza, vogliamo affidare tutti i malati nel corpo e nello spirito, perché li sostenga nella speranza. A lei chiediamo pure di aiutarci ad essere accoglienti verso i fratelli infermi. La Chiesa sa di avere bisogno di una grazia speciale per poter essere all’altezza del suo servizio evangelico di cura per i malati.

Perciò la preghiera alla Madre del Signore ci veda tutti uniti in una insistente supplica, perché ogni membro della Chiesa viva con amore la vocazione al servizio della vita e della salute. La dolcezza dello sguardo di Maria – afferma ancora il Santo Padre – accompagni tutti “perché possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio e portarla impressa nei nostri cuori e nei nostri gesti”.

 

Giornata del Malato all’ospedale di Biancavilla con l’Icona della Madonna dell’Elemosina

Sabato 10 Febbraio – ore 11, all’ospedale “Maria SS. Addolorata” di Biancavilla, momento di preghiera e visita ai Degenti dell’ospedale civico a cura dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”, in collaborazione con l’Associazione dei Volontari Ospedalieri Italiani.   

“Contiene richiami molto, molto forti” a quanti si occupano di salute e sanità. A commentare il Messaggio del Papa, per la Giornata mondiale del malato che ricorre l’11 febbraio 2018, è don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute. Tema della Giornata “Ecco tuo figlio … Ecco tua madre’”. Nel Messaggio, osserva il direttore dell’Ufficio Cei, “tutto il mondo della salute e della sanità e tutti coloro che si occupano di malati” sono invitati a mettere “la persona umana al centro del processo terapeutico”. Francesco, inoltre, “invita tutti a svolgere la ricerca scientifica nel rispetto della vita e dei valori morali e cristiani”. Il Papa, fa notare ancora don Angelelli, richiama l’impegno plurisecolare della Chiesa a servizio dei malati e “la generosità di molti fondatori, ma suggerisce una nuova creatività che parta dalla carità” e “ci chiede di preservare gli ospedali cattolici dal rischio dell’aziendalismo”. “Ci ricorda inoltre che la cura passa attraverso una visione integrale della persona. L’intelligenza organizzativa e la carità – le parole di Francesco – esigono che la persona del malato venga rispettata nella sua dignità e mantenuta sempre al centro del processo di cura”. “Un richiamo fortissimo – prosegue don Angelelli – è che a partire dalla parrocchia la pastorale della salute resta e resterà sempre un compito necessario ed essenziale”. Soffermandosi sulla “tenerezza e la perseveranza con cui molte famiglie seguono i propri figli, genitori e parenti, malati cronici o gravemente disabili – prosegue – il Papa ricorda che le cure che sono prestate in famiglia sono una testimonianza straordinaria di amore” e chiede siano “sostenute con adeguato riconoscimento e con politiche adeguate”. “Un invito a tutta la Chiesa – conclude Angelelli – a prendersi carico delle più grandi fragilità e ad essere sempre più una comunità sanante”.

DAL MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA XXVI GIORNATA MONDIALE DEL MALATO 2018

Mater Ecclesiae: «”Ecco tuo figlio … Ecco tua madre”.
E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé …» (Gv 19, 26-27)

A Maria, Madre della tenerezza, vogliamo affidare tutti i malati nel corpo e nello spirito, perché li sostenga nella speranza. A lei chiediamo pure di aiutarci ad essere accoglienti verso i fratelli infermi. La Chiesa sa di avere bisogno di una grazia speciale per poter essere all’altezza del suo servizio evangelico di cura per i malati. Perciò la preghiera alla Madre del Signore ci veda tutti uniti in una insistente supplica, perché ogni membro della Chiesa viva con amore la vocazione al servizio della vita e della salute. La Vergine Maria interceda per questa XXVI Giornata Mondiale del Malato; aiuti le persone ammalate a vivere la propria sofferenza in comunione con il Signore Gesù, e sostenga coloro che di essi si prendono cura. A tutti, malati, operatori sanitari e volontari, imparto di cuore la Benedizione Apostolica.

 

 

MARIA, MODELLO DELLA MATERNITA’ DELLA CHIESA

 

La Lumen gentium, nell’approfondire la maternità di Maria, ricorda che essa si è realizzata anche con disposizioni eminenti dell’anima: «Per la sua fede e la sua obbedienza Ella (Maria) generò sulla terra lo stesso Figlio del Padre, senza conoscere uomo, ma sotto l’ombra dello Spirito Santo, come una Eva novella credendo non all’antico serpente, ma al messaggero di Dio, con una fede che non era alterata da nessun dubbio».
Da queste parole emerge con chiarezza che la fede e l’obbedienza di Maria nell’Annunciazione costituiscono per la Chiesa virtù da imitare e, in certo senso, danno inizio al suo itinerario materno nel servizio agli uomini chiamati alla salvezza”.

Quanto detto, è parte dell’insegnamento che Papa Giovanni Paolo II ha tenuto in Vaticano mercoledì 13 agosto 1997. Tale Catechesi sarà ripresa nel corso della Conferenza spirituale che avrà luogo nella Basilica Santuario di Biancavilla, sabato 3 febbraio p.v., primo sabato di mese, alle ore 19,30, a cura di Mons. Benedetto Currao.