“La Parola è un dono. L’altro è un dono”. Primo sabato in Santuario con la Madonna dell’Elemosina

Oggi, sabato 4 marzo, primo sabato di mese, l’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”, si è riunita per il consueto incontro spirituale e formativo. Alle ore 18,30 ha partecipato alla S. Messa, mentre successivamente ha preso parte al momento formativo curato dal Prevosto-Assistente, don Pino Salerno. Tema della serata, oltre a quello previsto nella liturgia della I Domenica di Quaresima, la presentazione del Messaggio di Papa Francesco per la Quaresima 2017 dal titolo “La Parola è un dono. L’altro è un dono”, all’interno del quale il Santo Padre si sofferma sull’accoglienza e sul donarsi gli uni agli altri.  Chi ci viene incontro, soprattutto se debole, scrive il Papa, «merita accoglienza, amore, rispetto» perché l’altro, per noi, è un dono e noi siamo chiamati allo stesso tempo a donarci, per poter «vivere e testimoniare in pienezza» il senso del tempo pasquale.

Il Papa ha preso spunto dal Vangelo di Luca, in particolare dalla parabola dell’uomo ricco e del povero Lazzaro. Proprio quest’ultimo «non è anonimo, ha tratti ben precisi e si presenta come un individuo a cui associare una storia personale. Mentre per il ricco egli è come invisibile, per noi – scrive il Papa – diventa noto e quasi familiare, diventa un volto; e, come tale, un dono, una ricchezza inestimabile». Per questo motivo nella parabola la figura del povero non è un «fastidioso ingombro», ma è un invito che Cristo ci fa a convertirci e cambiare vita. Ecco quindi – prosegue il Papa – che «la Quaresima è un tempo propizio per aprire la porta ad ogni bisognoso e riconoscere in lui o in lei il volto di Cristo.

Ognuno di noi ne incontra sul proprio cammino». Al contrario di quanto fatto col povero, «la parabola è impietosa nell’evidenziare le contraddizioni in cui si trova il ricco». Questo personaggio – spiega Francesco – non ha un nome, è qualificato solo come “ricco” e si può vedere «drammaticamente la corruzione del peccato». Da qui il monito a non essere prigionieri del denaro, che «non lascia spazio all’amore e ostacola la pace». Il denaro, scrive il Papa citando l’apostolo Paolo, rappresenta «la radice di tutti i mali» ed è dunque capace addirittura di dominare gli uomini, fino a «diventare un idolo tirannico». In realtà i soldi sono importanti e necessari, ma solamente per «compiere il bene ed esercitare la solidarietà con gli altri». Il troppo attaccamento al denaro e alle cose materiali – prosegue il Papa nel suo messaggio –  porta l’uomo ad essere prigioniero della sua «esteriorità, della dimensione più superficiale ed effimera dell’esistenza» e quindi a pensare solo al proprio ego, dimenticandosi degli altri. «Il frutto dell’attaccamento al denaro è dunque una sorta di cecità: il ricco non vede il povero affamato, piagato e prostrato nella sua umiliazione».

L’unica soluzione per venire fuori da questo «degrado morale» è seguire la Parola di Dio, l’unica «forza viva», come ha sottolineato il Pontefice, capace di far convertire i cuori e di «orientare nuovamente la persona verso Dio». Papa Francesco evidenzia il senso della Quaresima, che è il «tempo favorevole per rinnovarsi nell’incontro con Cristo vivo nella sua Parola, nei Sacramenti e nel prossimo» ed invoca poi la grazia dello Spirito, affinché «guidi a compiere un vero cammino di conversione, per riscoprire il dono della Parola di Dio, essere purificati dal peccato e servire Cristo presente nei fratelli bisognosi». L’incontro si è concluso pregando la Vergine SS.ma, affinché guidi i suoi figli alla meta pasquale corroborati dalle pratiche quaresimali incentrate sulla preghiera, sul digiuno e sulle opere di carità fraterna.

Sabato 4 Marzo – 1° SABATO DI MESE in Santuario

Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”

Basilica Santuario di Biancavilla

ore 18,00 S. Rosario con meditazioni sulla “Grande promessa” di N. S. di Fatima, nell’anno centenario delle apparizioni.

ore 18,30 Celebrazione Eucaristica all’altare della Madonna dell’Elemosina.

Preghiere di intercessione alla Vergine SS.ma secondo le intenzioni proposte dal Santo Padre per il mese di Marzo 2017:

– Per l’Evangelizzazione:  Per i cristiani perseguitati, perché sperimentino il sostegno di tutta la Chiesa nella preghiera e attraverso l’aiuto materiale.

– Dei Vescovi:  perché le comunità e le associazioni riscoprano la gioia e la forza della testimonianza.

ore 19,15 Incontro formativo – Lectio Divina sul tema: “Gesù digiuna per quaranta giorni nel deserto ed è tentato” (Mt 4,1-11).

La Madonna dell’Elemosina a Roma da Papa Francesco

S. E. l’Arcivescovo Mons. Salvatore Gristina,
con il XIII Vicariato Pastorale,
la Parrocchia della Basilica Santuario “S. Maria dell’Elemosina”
e l’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”,
di concerto con il Comune di Biancavilla,
annuncia con gioia alla Comunità diocesana che,
venendo incontro ad uno speciale desiderio del Santo Padre Francesco,
la venerata Icona della Beata Vergine Maria dell’Elemosina,
Madre della Misericordia,
con un grande pellegrinaggio di fedeli,
sarà recata a Roma DOMENICA 4 SETTEMBRE 2016,
in occasione della canonizzazione della beata Madre Teresa di Calcutta.

Rendiamo gloria al Signore per un dono tanto grande per la nostra Chiesa particolare.
Maria, Madre di Misericordia, prega per noi!

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Il Volto misericordioso di Dio nella Scrittura

Sabato 12 marzo in Santuario  un’appassionata catechesi biblica di don Antonino La Manna. L’evento, collocato tra le iniziative giubilari dell’Anno Santo della Misericordia a Biancavilla, ha avuto come tema “La Misericordia nella Sacra Scrittura”.

Redazione SME

catechesi-don-nino-la-manna3Nel suo intervento sul tema della misericordia, al centro del giubileo voluto dal Santo Padre Francesco, P. Nino ha evidenziato che la parola “misericordia” compare innumerevoli volte nella Bibbia, anche se nelle lingue originali (ebraico e greco) non si trova un’unica definizione che corrisponde all’italiano “misericordia”, e ciò richiede una certa varietà di traduzione. Nell’ebraico biblico sono due i termini più utilizzati. Il primo è “rehamîm”, letteralmente “viscere”: è il sentimento profondo che lega due persone per ragioni di sangue e di cuore (genitori e figli, o fratelli); esprime perciò un amore quasi istintivo e, appunto, “viscerale”. L’altro termine è “hesed”, che indica “bontà”, “pietà”, “compassione” ed esprime sempre  la fedeltà di Dio con e per l’uomo.
rotoli_mar_mortoNel testo greco, il termine più usato (sia nell’antica traduzione greca del testo ebraico, sia nel Nuovo Testamento) è il verbo “eléo”, che nell’Antico Testamento traduce di solito “hesed”, e significa “avere o agire con misericordia”; di norma è riferito a Dio.
Fatta questa esegesi terminologica, il relatore ha ricordato come in Maria, Madre di Misericordia, è profondamente manifesto l’amore misericordioso dell’unigenito figlio di Dio per l’uomo; caratteristico è il contatto guancia a guancia tra Madre e Figlio, ben rappresentato nell’Icona della Madonna dell’Elemosina (Elèusa), venerata in modo speciale a Biancavilla.
catechesi-don-nino-la-manna4Continuando l’esegesi biblica, don La Manna ha ricordato che nel libro del Pentateuco si descrive l’atteggiamento di Dio davanti al peccato e al tradimento dell’uomo; così il Signore si rivolge a Mosè: “A chi vorrò far grazia farò grazia e di chi vorrò aver misericordia avrò misericordia” (Es 33,19). Ma è soprattutto in altre parti della Scrittura che s’incontra la parola misericordia: così, in 2Sam 24,14 è Davide a proclamare che “la misericordia del Signore è grande”; da rileggere anche la grande preghiera contenuta nel libro di Neemia (cap. 9) oppure le tante citazioni del Secondo libro dei Maccabei (“egli non ci toglie mai la sua misericordia…”, 2Mac 6,16) e del Siracide.
Anche i profeti cantano la misericordia di Dio; basti per tutti Is 54,10: “Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto… dice il Signore che ti usa misericordia” (qui è ben espressa la fedeltà di Dio).
Ancora, nell’Antico Testamento, sono i Salmi a contenere le più belle pagine sull’amore incondizionato di Dio, anche davanti al peccato: nelle parole di chi si rivolge a Dio nell’angoscia, leggiamo tutta la fiducia dell’uomo nei confronti di un Dio “pieno di misericordia con chi l’invoca” (Sal 85(86),5).
il-buon-samaritano-in-unicona-rumenaNel Nuovo Testamento, ha ricordato sempre P. Nino, la parola misericordia compare negli scritti di Paolo, in particolare nella Lettera ai Romani, sempre in riferimento all’agire di Dio verso gli uomini. L’apostolo l’utilizza poi anche in Ef 2,4, in un passaggio dove (insieme ad amore e grazia) indica l’agire salvifico di Dio in Gesù: “Ma Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati”. Non mancano anche gli inviti ad agire con misericordia, ad esempio nelle Lettere di Giacomo e di Giuda. Nei
Vangeli, la parola misericordia compare cinque volte tra Mt e Mc (tra cui la quinta beatitudine, “beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia”, Mt 5,7), e cinque volte nel solo Vangelo di Luca (tutte nel primo capitolo, dove Maria e Zaccaria esaltano la misericordia del Dio d’Israele). Proprio quello di Luca è detto il “Vangelo della misericordia”, come ha recentemente ricordato il Papa.
A partire dalla richiesta di Lc 6,36 (“Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso”), passando per lo sguardo compassionevole di Gesù verso la vedova di Nain (Lc 7,11-17) o la peccatrice (Lc 7,36-50), fino alle celebri tre parabole sulla misericordia del capitolo quindicesimo, tutto il terzo Vangelo fa della misericordia il tratto caratteristico di Dio, in particolare come atteggiamento verso il peccatore.

catechesi-don-nino-la-manna9Al termine della catechesi è seguito un breve dibattito. L’incontro è stato poi chiuso con il “ringraziamento” all’oratore espresso dal prevosto, don Pino Salerno e dal presidente dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”, Giuseppe Santangelo.
Un omaggio devozionale è stato inoltre compiuto dal biblista presso l’altare della Madre dell’Elemosina.

Con Maria, Madre di Misericordia, per fare discepole tutte le genti.

Esperienze di Misericordia nell’Anno Giubilare (2a testimonianza)

A cura della Fraternità Piccolo Gregge dell’Immacolata

_DSC0336Arde nel nostro cuore il desiderio di far conoscere il Volto misericordioso del Padre a tutti, ma in modo particolare ai giovani, speranza della Chiesa e della società. Con il nuovo anno abbiamo dato inizio a Biancavilla, venerdì 15 e sabato 16 gennaio scorsi, ad un’evangelizzazione mensile di strada per i giovani. Nella Basilica “S. Maria dell’Elemosina – Madre della Divina Misericordia”, che in questo Anno Straordinario della Misericordia è Chiesa Giubilare, abbiamo aperto la Porta del cuore misericordioso di Dio nella notte per la missione di evangelizzazione, a partire dalle ore 22.00 con un breve _DSC0301momento di lode davanti al SS. Sacramento. La benedizione del nostro pastore, P. Carmelo Barbera, ci ha inviati, insieme al Gruppo Giovani “Con Maria Pietre vive”, in piazza e nei pub per incontrare i ragazzi sparsi nel centro cittadino. Dopo il momento iniziale di approccio, alla maggior parte di essi abbiamo annunciato l’amore di Gesù invitandoli ad incontrarlo in Chiesa: quelli che accettavano, venivano accompagnati davanti a Gesù Eucaristia, aiutati a scrivere una preghiera deposta in un cesto posto ai piedi dell’Altare, mentre veniva loro consegnata una Parola del Signore. Nel frattempo la Fraternità “Ecco tua Madre” e _DSC0312i ragazzi “Piccoli Amici di Maria”, che per l’occasione hanno resistito al sonno, stavano in adorazione; le musiche facevano da sottofondo a brani della Paola di Dio e i canti di lode intercalavano i momenti di silenzio. Intanto il Padre insieme al Parroco si rendevano disponibili per un incontro, una parola, il Sacramento della Riconciliazione o solo per una benedizione o per accogliere i giovani con un abbraccio. Tanti sono stati i giovani che in quella notte hanno fatto esperienza della Misericordia di Dio e per quanti hanno voluto lasciare il loro recapito, è stata proposta una continuità. Ringraziamo il _DSC0550Signore per questa meravigliosa esperienza dalla quale siamo stati arricchiti anche noi, sperimentando ancora una volta che nel donare si riceve! La grazia del Signore si è estesa anche a Domenica 17 gennaio, quando abbiamo concluso la giornata di ritiro con le fraternità proveniente da diverse zone della Sicilia, dandoci appuntamento, nonostante l’improvvisa nevicata, in Piazza Roma nella Chiesa della Madonna del Rosario, dove ci ha accolti il Prevosto Don Pino Salerno, dando inizio al Pellegrinaggio mariano verso la _DSC0624Basilica. Processionalmente avvolti dal silenzio abbiamo varcato la Porta Santa della Basilica, accolti dallo sguardo tenero della Madre di Dio dell’antica Icona greco-albanese dalla quale ci siamo fatti accompagnare durante Celebrazione eucaristica all’incontro col Volto misericordioso di Dio.
Lunedì 18, nel clima del programma del Giubileo organizzato dal Comitato giubilare e in seno alle iniziative della Basilica, si è dato inizio ad una formazione mensile per gli adoratori della Chiesa di S. Gaetano, Cappella di Adorazione Eucaristica Prolungata, _DSC0680con un incontro di Ascolto Pregato della Parola, Lectio divina, dal tema “Eucaristia: Volto della Misericordia del Padre” tenuto da P. Carmelo Barbera e animato dal “Piccolo Gregge”. Dopo aver invocato lo Spirito Santo, è stata proposta una lettura lenta e attenta del brano scelto dal libro del profeta Isaia del divino banchetto, figura di quello eucaristico; abbiamo commentato la Parola con la Parola, gustando la bontà del Signore e prendendo coscienza del dono di una partecipazione attiva e consapevole all’Eucarestia celebrata e adorata.

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