Rinviato al 18 Marzo il Ritiro Spirituale e il Pellegrinaggio in Cattedrale

Presidenza SME

A causa delle avverse condizioni atmosferiche, la data del Ritiro Spirituale e del Pellegrinaggio alla Cattedrale programmato per domenica 11 Marzo 2012, nell’ambito delle iniziative per il 10° anniversario di fondazione dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”, è stata spostata a Domenica 18 Marzo p. v. con le stesse modalità d’orario previste.

Pellegrinaggio associativo "Ad Petri Sedem"

PELLEGRINAGGIO 30 Luglio – 4 Agosto 2012

nel 10° Anniversario di Fondazione dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” (2002-2012)

Luoghi di spiritualità e città d’arte in Italia sulle tracce dei Testimoni della Fede

Carissimi Soci
e devoti della Vergine SS. dell’Elemosina,

tra le varie iniziative spirituali, caritative e culturali proposte nel corso del 2012 per celebrare il 10° anniversario dell’ Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”, vi è quella di muoverci “Ad Petri Sedem” per essere confermati nel- la fede dal successore dell’Apostolo Pietro, Vicario di Cristo, capo visibile di tutta la Chiesa. In Papa Benedetto XVI noi credenti vediamo come lo Spirito Santo promesso e inviato dal Signore Gesù, ci trasmette le verità della fede che animano la nostra speranza e accrescono in noi la carità; siamo dunque grati a Dio per avere dato alla Chiesa Papa Benedetto “un umile servo della vigna del Signore”, che ci assicura con la sua ferma dottrina la bontà e la verità della fede in Cristo Signore. Siamo lieti, pertanto, di proporre a tutta la comunità ecclesiale il seguente pellegrinaggio che, dalla Sede di Pietro, ci condurrà, sotto lo sguardo amorevole della Vergine Santissima, in alcuni luoghi di spiritualità e di bellezza italiani, sulle tracce dei Santi, testimoni credibili del Vangelo.

Biancavilla, 3 Marzo 2012

GIUSEPPE SANTANGELO
Presidente

Lunedì 30 luglio
Biancavilla, ore 22,30: Raduno dei partecipanti in piazza Roma. Sistemazione in pullman privato GT e partenza per Roma.

Martedì 31 luglio
ROMA
Arrivo a Roma in hotel nella tarda mattinata, sistemazione nelle camere riservate; pranzo. Nel pomeriggio trasferimento al centro della Capitale, incontro con la guida e visita a piedi della città: piazza del Popolo, via del Corso, Basilica di S. Maria Sopra Minerva, venerazione delle spoglie di S. Caterina da Siena, patrona d’Italia, via Condotti, piazza di Spagna, Trinità dei Monti. Rientro in hotel, cena e pernottamento.

Mercoledì 1 agosto
CASTEL GANDOLFO – ROMA
Prima colazione in hotel. Ore 9,15 UDIENZA GENERALE del Santo Padre Benedetto XVI presso il Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo nel corso della quale sarà donata al Papa una riproduzione dell’Icona bizantina della Madonna dell’Elemosina venerata a Biancavilla. Pranzo. Nel pomeriggio visita guidata della Basilica Papale di S. Pietro in Vaticano, sosta di preghiera presso l’urna del Beato Papa Giovanni XXIII e del Beato Papa Giovanni Paolo II, Grotte Vaticane. Visita della Basilica liberiana di S. Maria Maggiore, preghiera mariana presso l’Icona della Salus Populi Romani. Visita dell’Arcibasilica di S. Giovanni in Laterano. Rientro in hotel, cena e pernottamento.

Giovedì 2 agosto
ORVIETO – S. M. DEGLI ANGELI (Assisi)
Prima colazione in hotel. Partenza per Orvieto; visita del Duomo, capolavoro dell’architettura gotica italiana con la trecentesca Cappella del Corporale che conserva la reliquia del lino insanguinato utilizzato nella miracolosa Messa di Bolsena, la Cappella di S. Brizio con gli affreschi del Beato Angelico e di Luca Signorelli. Proseguimento della visita: piazza della Re-pubblica, Torre del Moro e le antiche chiese di S. Andrea, S. Domenico e S. Giovenale. Pranzo. Proseguimento per Assisi (S. Maria degli Angeli) nel giorno della festa della Porziuncola; visita della Basilica di S. Maria degli Angeli (con possibilità di lucrare l’indulgenza del Perdono di Assisi) e della Porziuncola, luogo in cui S. Francesco fondò l’Ordine dei Frati Minori, la Cappella del Transito nella quale il santo patrono d’Italia morì. All’esterno, visita del Roseto senza spine. Partecipazione all’Icontro-festa della Famiglia francescana lì convenuta per l’occasione dalle varie parti del mondo. Cena, pernottamento.

Venerdì 3 agosto
ASSISI – CASERTA – NAPOLI
Prima colazione in hotel. Visita di Assisi centro e della città francescana: Duomo romanico di S. Rufino, Basilica Papale di S. Francesco, con gli affreschi di Giotto, Piazza del Comune, Basilica di S. Chiara. Ore 12,00 partenza per Caserta; pranzo in ristorante lungo il percorso. Nel pomeriggio arrivo a Caserta, visita della famosa Reggia, dimora storica appartenuta alla famiglia reale dei Borbone, proclamata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. Prosegui-mento per Napoli e arrivo in hotel per la cena, sistemazione nelle camere. Tour serale nel centro storico di Napoli: Piazza del Plebiscito, Maschio Angioino e Lungomare Caracciolo.

Sabato 4 agosto
S. ANASTASÌA – CAPRI
Prima colazione in hotel e partenza per S. Anastasìa (Na); visita del Santuario “Madonna dell’Arco” dei Padri domenicani e venerazione della miracolosa Icona mariana. S. Messa in Santuario nel primo sabato di mese. Ritorno a Napoli e dal Molo Mergellina imbarco per l’isola di Capri. Visita guidata del borgo isolano. Pranzo in ristorante locale. Ore 15,00 Rientro al porto di Napoli, sistemazione in pullmans e partenza per Biancavilla. Arrivo in tarda serata.

– Quota di partecipazione individuale: 550,00

– Per informazioni e prenotazioni rivolgersi in Chiesa Madre ai Sigg. Pippo Benina (338 8894502), Giuseppe Santangelo (348 9158867) opp. scrivere all’indirizzo: associazione@santamariaelemosina.it

Primo Sabato di Marzo

Presidenza SME

a tutti i soci

Si ricorda ai carissimi fratelli e sorelle consociati, l’appuntamento di oggi 3 marzo, primo sabato di mese. Ci incontreremo in Basilica Santuaro elle ore 18,00 per la recita del S. Rosario e a seguire per la S. Messa vespertina; subito dopo, presso l’Aula Capitolare vivremo il consueto incontro formativo mensile curato dal P. Assistente  che in questa occasione verterà su: “Gesù Cristo patì sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto” (dal Credo – Catechismo Chiesa Cattolica). Al termine dell’incontro spirituale sarà presentato il programma del pellegrinaggio estivo “Ad Petri Sedem” in occasione del 10° Anniversario di fondazione dell’Associazione.

Si ricorda inoltre a tutti i Soci che si accettano ancora prenotazioni per il Ririto spirituale di Quaresima (Domenica 11 – PP. Passionisti, Mascalucia) e per il Pellegrinaggio in Cattedrale per il Rinnovo della Professione di Fede presso la Cattedra del Vescovo.

 

 

Il bisogno fondamentale: preti santi. Ma attenzione alle condanne aprioristiche

Riflessioni a margine degli episodi di cronaca che hanno riguardato alcuni preti italiani. Richiamo alla Santità  del sacerdozio di eminenti presuli italiani e osservazioni critiche su certe montature mediatiche.

di Alessandro Scaccianoce

Parole profetiche quelle che Mons. Mario Oliveri, Vescovo di Albenga-Imperia, ha indirizzato al clero nel suo messaggio spirituale per la Quaresima 2012. Avevamo già parlato di Mons. Oliveri, pochi giorni fa, per il fatto di essere tra i Vescovi più amati d’Italia.  Le sue parole colgono veramente nel segno, a proposito di episodi piuttosto sconvenienti, venuti a galla negli ultimi giorni a carico di alcuni preti. Prendendo le mosse dalla meditazione sulla conversione di San Paolo (Atti degli Apostoli, al cap. 26, vv. 14-18), Mons. Oliveri, uomo di profonda spiritualità e grande conoscitore dell’animo umano,  vede nell’esperienza umana dell’Apostolo delle genti il prototipo di ogni esperienza sacerdotale, di ogni attività pastorale e missionaria. “Nell’Apostolo Paolo – scrive il Vescovo – si concentra mirabilmente tutto il mistero della Redenzione che deve avvenire, realizzarsi in ogni uomo; si concentra tutto il mistero dell’Apostolato che avviene nella Chiesa e per mezzo della Chiesa; si esalta in maniera evidentissima la necessità della conversione di ogni uomo a Gesù Cristo e della necessità della fede in Lui perché avvenga la redenzione dell’uomo, del mondo”.

Dall’esperienza di Paolo, convertito e testimone, Mons. Oliveri trae spunto per rivolgersi ai Suoi sacerdoti e diaconi, con una mirabile esortazione: “Vogliamo perciò in questo santo Tempo, noi fatti partecipi dell’apostolato e della missione affidata da Dio a Paolo, agli Apostoli, riappropriarci della nostra somiglianza a Cristo, generata in noi dalla Grazia, e riappropriarci della nostra capacità ministeriale, essa pure generata in noi dalla Grazia(…). Risvegliamo in noi la convinzione che ad occhi chiusi non si può camminare, e che chi cammina senza la fede, senza la luce della fede, avanza ad occhi chiusi, verso dove? verso cosa?”. Da questo Mons. Oliveri ricava la prima indicazione pastorale: “vogliamo cogliere questo tempo di Quaresima come opportuno momento per riprendere con grande vigore la “praedicatio Christi”, riproponendo ai fedeli il contenuto della Fede, il vero contenuto di tutto il Credo Cattolico”. Ma accanto all’annuncio della fede, un altro compito è proprio dell’Apostolo. Scrive Mons. Oliveri: “esso è strettamente connesso con il primo, e consiste nell’offrire tutti i mezzi di Grazia necessari affinché chi per mezzo della fede passa dalle tenebre alla luce, passi anche dal potere di satana a Dio, ed ottenga la remissione dei peccati, e diventi erede appunto della vita eterna, possedendola già ora in germe, nella speranza”. Pertanto, il Vescovo di Albenga esorta: “Colgo l’occasione, cari Sacerdoti e Diaconi, per invitarvi con tutte le forze a rendere ben visibile ed evidente la stretta connessione tra il ministero dell’evangelizzazione e quello della santificazione; si esercita l’uno e l’altro congiuntamente; l’evangelizzazione conduce alla santificazione“. In questo forte richiamo ai compiti essenziali dei ministri ordinati, Mons. Oliveri conferma il suo grande radicamento nella fede del Signore, esortando il clero a vivere del rapporto speciale con Cristo: “Né si dimentichi che è proprio nei Sacramenti e in tutta la Liturgia che il ministro del Vangelo trova la fonte della propria santificazione e la forza di predicare agli altri, a chiunque altro, la fede, la propria fede, e di comunicare agli altri quello che egli stesso riceve continuamente dalla grazia dei sacramenti e di tutta la divina Liturgia”.

L’esortazione finale del suo messaggio per la Quaresima è un invito proprio a ritornare alle motivazioni della propria fede e a tener vivo il continuo movimento interiore verso Cristo dei sacerdoti, anche quando ciò significhi anticonformismo rispetto allo “spirito del mondo”: la continua “Conversio ad Christum” ed il lasciarsi riempire di Lui per essere “ministri e testimoni” di Lui e di tutte le cose da Lui rivelate, richiedono la “aversio” da noi stessi e dalle cose del mondo”.

Parole profetiche, queste, come dicevamo. Certamente animate dalla consapelovezza di un imperante secolarismo che si è infiltrato nella Chiesa e che è alla base di tante cadute di stile, o addirittura di atti infami, da parte di certi membri del clero, cui le cronache ci hanno – nostro malgrado – abituato. Siamo tutti ben consapevoli della fragilità umana e di quanto sia difficile oggi vivere valori opposti a quelli “urlati” dal mondo. Si fa presto, in tali casi, ad accusare il Vescovo di turno e a gettare discredito sull’intera istituzione Chiesa; ma ci pare opportuno precisare che il Vescovo non può, contestualmente all’ordinazione sacerdotale, trasferire all’ordinando la Santità.  Vegliare e vigilare, certo, è necessario, ma il rigore o, peggio, il clima del sospetto non possono essere la soluzione. Piuttosto, occorre recuperare  autorevolezza e credibilità da parte dei Pastori. Perché la riforma della Chiesa riguarda tutte le sfere.

Soprattutto, occorre esortare alla Santità.  Con ogni mezzo. Come fa il Santo Padre e come fanno molti Santi Vescovi. Alla voce di Mons. Oliveri si aggiunge, dall’altro capo dell’Italia, anche il richiamo di Mons. Nino Raspanti, Vescovo di Acireale, che sui fatti di cronaca esorta in questi termini: “La comunità diocesana deve rientrare in se stessa e impegnarsi nel cammino penitenziale della Quaresima appena iniziato per seguire senza esitazioni il Vangelo di Gesù e assumere le mentalità e i comportamenti che da questo derivano, per essere testimone credibile davanti alla società e a chiunque le chieda ragione della fede e dell’adesione al Cristo”. Già, perché puntare il dito contro gli altri è facile, ma la fede si testimonia personalmente. Soprattutto, bisogna diffidare dalle montature mediatiche fatte ad arte, quando i fatti potrebbero essere ben diversi da come si prospetta enfaticamente. In altri termini, la criminalizzazione aprioristica e spietata è un rischio da evitare. Non poche volte, infatti, dietro le accuse ci sono tentativi di screditare la Chiesa a partire da fatti lontani nel tempo e forse anche difficili da ricostruire nella loro verità. Perchè un signore, dopo 30 anni, dovrebbe rifarsi vivo e accusare un prete di averlo molestato, quando lo stesso prete fa rilevare che è stato lo stesso “allora ragazzo” a provocarlo per un episodio isolato? Perchè registrare e mettere in rete una pseudo dichiarazione che sa solo di attacco mirato? Davvero questo episodio di 30 anni fa gli avrebbe distrutto la vita?  O non si cerca, piuttosto, pubblicità? Fama? Soldi? Esiste il peccato, ma esiste la redenzione, il perdono.

Ci sembrano significative, in tale contesto di richiami all’essenzialità della figura e della missione sacerdotali, anche le parole del Card. Carlo Caffarra, Arcivescovo di Bologna: questa è la necessità fondamentale del momento. Forse andiamo verso tempi in cui la Chiesa sarà qui in Occidente spogliata di molte cose. Ma essa può farne senza. Ma non può fare senza sacerdoti santi: capaci di santificare e di offrire “sacrifici secondo giustizia”. Di essi la Chiesa oggi ha soprattutto bisogno: il Signore che ce lo ispira, compia questo desiderio”.

Chiesa e ICI: a rischio scuole e asili cattolici

Redazione SME

Tra gli scopi del nostro spazio virtuale vi è quello di affermare la verità dei dati di fatto, contro le mistificazioni cui è soggetta, purtroppo, la Chiesa Cattolica, sempre più vittima di accuse ingiustificate e mistificatorie. Tra le tante polemiche montate ad arte, negli ultimi mesi il mondo laicista si è scatenato accusando la Chiesa di godere di ingiusti privilegi, come l’esenzione dal pagamento dell’ICI che avrebbe sottratto allo Stato italiano svariati “milioni di euro”. Si è visto, invece, che l’esenzione riguarda cifre assolutamente irrilevanti (si tratta di centinaia di miglialia di euro, briciole rispettto al bilancio dello Stato). Ma, come hanno detto più volte i Vescovi, non vi è nessun desiderio di godere di privilegi e tuttavia, invece di fare facile populismo, occorre tener conto del grande valore valore educativo e sociale svolto dalla Chiesa Cattolica in Italia (per restare nel nostro Paese) per leggere con uno sguardo più chiaro e approfondito il provvedimento del Governo italiano che, in questi ultimi giorni, ha suscitato non poche polemiche. Non si tratta di difendere privilegi, ma di riconoscere il valore sociale di certe attività, come scuole, asili, servizi Caritas. Anche in questo caso, infatti, non si può generalizzare indiscriminatamente. Proprio in nome di una sana laicità, che difenda il contributo di tutti alla crescita economica e sociale del Paese.

“È viva la nostra preoccupazione circa lo sviluppo delle decisioni che il governo vuole intraprendere circa la tassazione di nostri beni immobili”, ha dichiarato a riguardo don Lorenzelli SDB, Presidente Nazionale della Cism (Conferenza Italiana Superiori Maggiori). “Tale stato d’animo – precisa – non è espressione di una malinconica perdita di privilegi ottenuti nel tempo storico da parte dello Stato”, bensì di “un preoccupato sguardo sulla futura continuazione delle nostre numerose opere, che ricevevano dall’autorità statale un adeguato riconoscimento per l’opera sociale compiuta a beneficio dei propri cittadini”.

Ciò che preoccupa riguardo all’introduzione della tassazione Imu sui beni immobili della Chiesa, sono le scuole paritarie, “soprattutto quelle dell’infanzia che spesso suppliscono alla mancanza di asili pubblici”, come ha dichiarato il cardinale Tarcisio Bertone. Il segretario di Stato Vaticano ha, infatti, ricordato i “circa 15 mila servizi” sanitari e socio assistenziali con cui le opere della Chiesa contribuiscono al welfare italiano.

Anche il vicepresidente Pdl alla Camera, Maurizio Lupi, ha esposto le sua perplessità, in particolare riguardo al rischio chiusura degli asili nido parrocchiali “dove gli operai mandano i loro figli e che non possono ovviamente aumentare di 200 euro le rette”. Rischio che coinvolge anche le scuole degli ordini religiosi e le cooperative di genitori che “di Imu su vecchi edifici di vasta metratura dovrebbero pagare cifre insostenibili”. In questo caso non c’entrano niente i privilegi della Chiesa”, ha affermato l’on. Lupi, così si nega la funzione pubblica svolta da privati senza scopo di lucro. Il governo chiarisca, altrimenti mette in pericolo un servizio pubblico rivolto a tutti”.

D’accordo anche Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc, che ha chiesto di distinguere le attività commerciali dai luoghi in cui “c’è supplenza caritatevole e assistenziale, dove si danno i pacchi della Caritas e nelle scuole dove si insegna ai nostri figli”.

Come non tenere conto, infatti, che la scuola paritaria, pubblica esattamente come la statale, fa risparmiare allo Stato 6 miliardi di euro all’anno? Ha senso farla chiudere? Sarebbe bene che il governo Monti tenesse presente che questa norma, se potrà portare qualche spicciolo nelle casse dello Stato, in breve tempo finirà per rivelarsi un formidabile boomerang, dato che le entrate previste sono davvero briciole a confronto dei nuovi oneri (e degli enormi problemi sociali) che lo Stato dovrà sostenere se gli enti scolastici cesseranno le loro attività.

Per ulteriori approfondimenti, vi segnaliamo:

http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-a-tutta-ici-contro-le-scuole-cattoliche-4632.htm

Domenica 11 marzo: ritiro di Quaresima presso il Santuario dell'Addolorata

Un’intensa giornata di riflessione e di comunione meditando il Messaggio di Papa Benedetto XVI per la Quaresima 2012, presso il Santuario dell’Addolorata dei PP Passionisti di Mascalucia.

Nel pomeriggio, nella Cattedrale di Catania, rinnovo della Professione di Fede dei Soci dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” nel 10° anniversario di fondazone della stessa.

Un invito per tutta la Comunità ecclesiale!

Redazione SME