Le celebrazioni di agosto 2013

 

il novenario, la solennità e i momenti più significativi che hanno scandito le manifestazioni religiose biancavillesi in onore di Maria SS. dell’Elemosina, Patrona e Protettrice della città.

di Alessandro Scaccianoce

La vita, la fede e la misericordia: sono stati questi i temi che hanno caratterizzato l’edizione 2013 della Grande Festa Estiva in onore di Maria SS. dell’Elemosina, patrona e protettrice di Biancavilla. Un popolo, illuminato dalla luce della fede, ha potuto contemplare ancora una volta l’amore del Signore.

Alla solenne concelebrazione di domenica scorsa, officiata dall’Arcivescovo di Catania Mons. Salvatore Gristina con 14 sacerdoti concelebranti, erano presenti oltre 5.000 personele storiche confraternite cittadine (ad eccezione della confraternita dell’Annunziata), le Associazioni laicali, il Terz’ordine francescanola Famiglia salesiana. In questi numeri sta tutta la grandezza della festa agostana. E’ il popolo, infatti, che fa “grande” questo annuale omaggio alla Madre di Dio, venerata nella prodigiosa Icona bizantina della Madonna dell’Elemosina. “Grande festa” perchè “grande” è la devozione dei biancavillesi, al punto che – anche nelle espressioni più spicciole e dialettali – i cittadini di questa località sono identificati come “chiddi d’a Bedda Matri ‘a Limosina” (“quelli della bella Madre dell’Elemosina“).

Nessuno dubiti della misericordia e della benevolenza del Signore, anche nei momenti più difficili

ha detto il Metropolita di Catania, richiamando il profondo significato della misericordia di Dio, un tema tanto caro al Santo Padre Francesco. “La Vergine dell’Elemosina – ha detto l’Arcivescovo – mi aiuti in questo tempo della Visita Pastorale all’amata comunità di Biancavilla”. Nelle prossime settimane, infatti, riprenderà la Visita di Mons. Gristina alle Parrocchie della città.

“Maria che poggia la sua guancia a quella del figlio – ha aggiunto –  è icona vivente dell’amore di Dio. Non un amore astratto, ma incarnato, vero, capace di donarsi fino al dono totale di sé”. La nostra Icona, infatti, come insegna la teologia bizantina, è presenza mistica della Vergine Maria e della misericordia del Signore, che si esprime in prodigi e segni.

Ed è proprio per un ennesimo prodigio di questa Sacra Icona Mariana che domenica scorsa ha potuto avere luogo la celebrazione all’aperto in piazza Collegiata. Infatti, resta senza spiegazione il fatto che nel pomeriggio non abbia piovuto sulla città di Biancavilla, contrariamente alle previsioni unanimi, mentre un forte temporale si è abbattuto sui centri vicini e a pochissimi chilometri dalla città (da Bronte fino ad Adrano, a S. M. di Licodia e perfino sulle vigne di Biancavilla). Quando infatti intorno alle 16,00 densi nuvoloni neri si erano ammassati sul cielo di Biancavilla, è arrivato un fortissimo vento improvviso, che ha soffiato per circa mezz’ora, spazzando via le nuvole e restituendo il sole sulla piazza principale, permettendo così l’ultimazione dei preparativi e lo svolgimento della festa.

“In questo segno, eloquente per la nostra fede, abbiamo riconosciuto ancora una volta la presenza di Maria in questo luogo e il suo amore per il nostro popolo che si esprime in questa icona prodigiosa”: così ha commentato il Prevosto, don Agrippino Salerno, alla conclusione della processione. Maria ama il suo popolo, che la proclama Madre e Regina, e non ha voluto rinunciare a donare il suo sguardo consolatorio e benevolo.

Ella non ha voluto rinunciare ad incontrare lo sguardo dei suoi fedeli che hanno posato ancora una volta i loro occhi negli occhi della Madre. La bellezza del suo sguardo ha offerto ancora una volta una testimonianza più eloquente di tante parole della misericordia del Signore. L’amore, infatti, non può dirsi a parole (come direbbe Dante “Ben poco ama colui che può esprimere a parole quanto ami”). L’amore si contempla; l’amore è bellezza.

Lo ha spiegato chiaramente Gianna Emanuela Molla, che venerdì sera è stata in Santuario per rendere la testimonianza della sua Santa mamma: Santa Gianna Beretta Molla, una vita spesa nell’amore per il Signore, per il marito Pietro, per i figli e per i suoi pazienti. La testimonianza di Gianna Emanuela – per la prima volta in Sicilia dopo la canonizzazione della mamma – ha toccato il cuore dei molti presenti, alcuni venuti da Caltanissetta, da Enna e persino da Palermo. Nel racconto della vita ordinaria di Santa Gianna è stato possibile cogliere la bellezza della santità, di una santità ordinaria che rende la vita piena di amore, degna di essere vissuta. Una santità alla portata di tutti, ha spiegato la figlia, possibile per tutti. Il segreto della felicità, per Santa Gianna, era “vivere momento per momento e ringraziare il Signore per ogni circostanza”: anche di fronte alla malattia, che ha compromesso la sua vita. Tuttavia dal suo sacrificio, che ha reso possibile la vita della figlia Gianna Emanuela, è scaturito un fiume immenso di carità e di amore alla vita. Dappertutto, infatti, fiorisce la devozione a questa Santa mamma, che insegna come sia possibile anche oggi vivere i valori della vita e dell’amore come dono di sè.

 “Solo l’amore è credibile”, è stato il titolo della serata, promossa dall’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”, per sottolineare che l’amore è lo specifico della fede cristiana e che può radicalmente imprimere senso anche ai gesti più semplici della vita di tutti i giorni. Se così non fosse, la fede si ridurrebbe a moralismo o a vuota ritualità.

 A suggello di questo momento, Gianna Emanuela ha donato alla Basilica Santuario una preziosissima Reliquia della sua mamma: si tratta di 11cm di pizzo dell’abito indossato per la prima Comunione da Santa Gianna Beretta Molla. Siamo certi che questo ricordo speciale di Santa Gianna porterà sulla nostra comunità ecclesiale ulteriori grazie e benedizioni, particolarmente per le nostre famiglie.

Sabato 24 si è celebrata una vera e propria festa di famiglia: l’11ma Giornata dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”, con l’ammissione di nuovi 10 soci e il rinnovo dell’Atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria di tutti i membri. I nuovi soci sono: Alfio Tempera, Antonino Rapisarda, Carmelo Finocchiaro, Damiano D’Agate, Vito Milazzo, Gabriele Serafica, Alfio Proietto, Rosetta Cimelli, Cettina Calabrò, Alba Caudullo. A questi si aggiunge il Sindaco di Biancavilla, dott. Pippo Glorioso, insignito del titolo di “Socio onorario” per essersi distinto per atti di pubblica devozione alla Madonna dell’Elemosina. Nel corso della Santa Messa è stato uno speciale ricordo di Vincenzo Vitanza, primo presidente dell’Associazione, morto il 6 agosto scorso, che ha sempre nutrito profonda devozione alla Madonna dell’Elemosina e ha vissuto nell’adempimento fedele della volontà del Signore, anche nelle situazioni più difficili della sua vita. I soci, insieme con il familiari, lo hanno ricordato con grande affetto.

Una famiglia, quella dell’Associazione, che tiene insieme uomini e donne, adulti, giovani e bambini, tutti accomunati da una speciale devozione per la Madonna dell’Elemosina, che attestano pubblicamente vestendo lo scapolare.

 

Gli altri giorni della Novena si sono caratterizzati per i temi della misericordia, della famiglia e della vita e hanno visto alternarsi diversi sacerdoti delle diocesi di Catania e Caltagirone.

Tra i momenti pù significativi: domenica 18l’affidamento delle famiglie alla Vergine dell’Elemosina; martedì 20 la toccantecelebrazione per gli ammalati, accompagnati dalle Associazioni di Volontariato del comprensorio (Unitalsi, Croce Rossa, Misericordia), che hanno ricevuto il Sacramento dell’Unzione degli infermi; mercoledì 21  l’affollata e festantebenedizione delle donne incinte e dei neonati, che hanno gremito il Santuario della loro presenza e delle loro voci bianche.

Ai bambini e ai loro genitori è stato imposto l’abitino-scapolare con l’effigie di Maria SS. dell’Elemosina, confezionato per l’occasione.

Giovedì, anche quest’anno, è stato segnato dalla devozione eucaristica. Dopo l’esposizione del SS. Sacramento, in serata sono stati celebrati i Vespri solenni, seguiti da una corale e devota processione eucaristica intorno alla piazza principale.

                                         

Ad impreziosire le celebrazioni, dal punto di vista musicale,  è stata la presenza del M° Andrea Carradori, organista e Maestro di Cappella della Basilica di San Nicola da Tolentino (in provincia di Macerata). Il M° Carradori ha composto per l’occasione un inno alla Madonna dell’Elemosina, che è stato eseguito per la prima volta sabato 24 agosto con l’accompagnamento dei violini suonati dai giovanissimi talenti Lorenzo Fallica e Nicolò Cantone. Il titolo dell’inno è: “O Bella Madre dell’Elemosina”, le parole sono state scritte da un membro dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”.

Insieme con lui abbiamo avuto l’onore e la gioia di ospitare il Prof. Mario Morri, storico delle tradizioni e cultore d’arte sacra, che ha molto apprezzato le peculiarità delle manifestazioni religiose nostrane che si sono espresse in vere e proprie opere d’arte. Il suo sguardo ammirato ci ha aiutato a guardare con meraviglia le cose a cui siamo troppo abituati.

Tra le presenze caratterizzanti questa edizione della festa segnaliamo il coro bizantino della chiesa di San Gaetano alle Grotte di Catania, diretto dal M° Don Antonino Lo Curto, che ha intonato antichi inni bizantini nel corso del Pontificale, facendo riecheggiare melodie tipiche di quella comunità greco-albanese che alla fine del 1400 fondò la città di Biancavilla, all’ombra della Vergine prodigiosa dell’Elemosina. Don Antonino ha anche cantato le litanie di pace della divina liturgia di San Giovanni Crisostomo. Durante il Novenario sono state raccolte più di 12 ceste di generi alimentari, offerti dai fedeli per le famiglie assistite dalla Caritas. Anche la colletta del Pontificale è stata devoluta alle famiglie bisognose della comunità e alla missione del biancavillese P. Francesco Laudani in Congo (Africa).  “In un momento particolarmente difficile, come quello attuale, non si può fare festa senza ricordare chi vive situazioni di difficoltà” ha dichiarato il Presidente dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”, Giuseppe Santangelo.

La processione dell’amata e venerata icona di Maria SS. dell’Elemosina, l’ultima domenica di agosto, elegantemente addobbata ed impreziosita dei tanti ex votodonati negli anni dai fedeli, è stato l’ultimo atto di questa Grande Festa. Emozionante il momento in cui l’Icona ha mosso i suoi passi, recata a spalla dagli uomini dell’Associazione e, percorrendo le scalinate del sagrato, ha ricevuto l’abbraccio di sguardi del suo popolo e uno scambio di teneri sentimenti.

Anche stavolta, Maria ha guardato il suo popolo. E il popolo l’ha riguardata con amore e venerazione. In questo gioco di sguardi – corrispondenza d’amorosi sensi – si esprime tutta la devozione dei biancavillesi.

Tutto questo è la Grande Festa Estiva.