Oggi celebriamo con la Chiesa universale il Santo Patriarca Giuseppe. Formuliamo i più cari auguri a tutti i papà e a quanti portano il nome del Santo Sposo della Vergine Maria. Il suo esempio  e la sua intercessione ci ottengano la fiducia costante in Dio, che sempre è Padre amoroso e premuroso. 

Redazione SME

san giuseppe

“Il nostro modello è san Giuseppe: non temiamo di perdere ciò che amiamo”. Così Papa Francesco commentava la figura del padre putativo di Gesù in uno dei suoi Angelus.

“Egli stava seguendo un buon progetto di vita, ma Dio riservava per lui un altro disegno, una missione più grande”. Alla notizia di Maria che aspetta un bambino, Giuseppe decide, sicuramente con gran dolore, di “congedarla in segreto”. Il Papa esorta a meditare su queste parole, per capire quale sia stata la prova che Giuseppe ha dovuto sostenere nei giorni che hanno preceduto la nascita di Gesù. Una prova simile, per intensità, al sacrificio di Abramo, quando Dio gli chiese di rinunciare al figlio Isacco. E cioè “rinunciare alla cosa più preziosa, alla persona più amata. Giuseppe era un uomo che dava sempre ascolto alla voce di Dio, profondamente sensibile al suo segreto volere, un uomo attento ai messaggi che gli giungevano dal profondo del cuore e dall’alto. Non si è ostinato a perseguire quel suo progetto di vita, non ha permesso che il rancore gli avvelenasse l’animo, ma è stato pronto a mettersi a disposizione della novità che, in modo sconcertante, gli veniva presentata. E così è diventato ancora più libero e grande. Infatti, accettandosi secondo il disegno del Signore, Giuseppe trova pienamente se stesso, al di là di sé“. La sua apertura si rivela ancora di più nell’accettazione del messaggio angelico “Non temere di prendere Maria”. Afferma Papa Francesco: “Questa sua libertà di rinunciare a ciò che è suo, al possesso sulla propria esistenza, e questa sua piena disponibilità interiore alla volontà di Dio, ci interpellano e ci mostrano la via”.




Si dice che l’immagine che i bambini si fanno di Dio sia segnata da quella che hanno del loro padre.

Si dice che sia difficile trasmettere e proclamare che Dio è un buon padre se l’esperienza personale del padre ha lasciato segni negativi. Che uomo doveva essere Giuseppe, come ha gestito il suo ruolo di padre, quando si pensa al modo in cui il figlio che ha allevato parla del Padre dei cieli!




Certamente, nelle tante immagini utilizzate da Gesù per descrivere il Padre suo celeste ha fatto riferimento agli esempi concreti di vita quotidiana sperimentiati a Nazaret al fianco del giusto Giuseppe.

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