tre giorni della Fraternità “Piccolo Gregge dell’Immacolata” culminati nel pellegrinaggio giubilare al Santuario della Madre dell’Elemosina.

Redazione SME

778faba3e3dc8c6c6db24b403da494ae_XLSono stati giorni di intensa spiritualità a Biancavilla, nell’ambito del Giubileo straordinario della Misericordia, per i gruppi ecclesiali facenti capo alla Fraternità “Piccolo Gregge dell’Immacolata”, guidata dal messinese P. Carmelo Barbera. Nei giorni 15 e 16 gennaio, la fraternità ha dato vita ad un’esperienza di adorazione eucaristica e missione territoriale, rivolta soprattutto ai giovani che _DSC0300frequentano nei fine settimana i pub e gli altri luoghi di ritrovo dei giovani biancavillesi e del comprensorio. Per due serate consecutive, a partire dalle ore 22, alcuni giovani della fraternità insieme ad altri membri consacrati, hanno ricevuto da P. Carmelo il “mandato missionario” di annunciare il Signore Gesù per le vie della città. Ai giovani che accoglievano l’invito ad entrare in Santuario era offerta l’esperienza dell’incontro con Santissima Eucaristia, _DSC0347e la possibilità di accostarsi al sacramento della Riconciliazione. Le serate sono state “illuminate” dai ceri che i giovani accendevano all’ingresso della chiesa e che poi deponevano all’altare, ai piedi del SS.mo Sacramento.
Domenica 17, il culmine della manifestazione religiosa, con il pellegrinaggio giubilare al Santuario Mariano biancavillese dei vari gruppi siciliani appartenenti alla fraternità (dalla provincia di Catania, Palermo e di Messina), giunti in città sfidando anche l’insolita neve. Dalla chiesa del SS.mo Rosario, luogo della “Statio”, attraversando processionalmente piazza Roma, i fedeli hanno varcato la porta maggiore della Basilica, giungendo in preghiera ai piedi dell’altare della Vergine dell’Elemosina dove hanno recitato le preghiere per l’indulgenza plenaria, seguite poi dalla corale partecipazione all’Eucaristia. Nell’omelia, commentando il Vangelo delle Nozze di Cana, P. Barbera ha evidenziato e _DSC0551spiegato come solo Gesù può donarci il “vino nuovo” che sorprende tutti. Ma per gustare il “vino nuovo” è necessario dover vivere l’esperienza dell’amore vero, che è davvero l’impronta di Dio con l’uomo. In questo è presente anche Maria, la madre di Gesù che è stata donata al credente; ella è davvero guida sicura e maestra, che accompagna e indica cosa fare. Maria, dice ancora oggi all’uomo stanco e ferito: _DSC0559“Guarda al mio Figlio Gesù, ascoltalo, parla con Lui. Non avere paura! Lui ti insegnerà a seguirlo per testimoniarlo nelle grandi e piccole azioni della vita, nei rapporti di famiglia, nel lavoro, nei momenti di festa; ti insegnerà ad uscire dall’egoismo, per guardare agli altri con amore, come Lui che non a parole, ma con i fatti, ha amato e ama sempre! Fidiamoci dunque della Madre della Divina Misericordia – ha concluso P. Carmelo – che ancora oggi dice: Qualsiasi cosa dica, fatela”.

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