Bertone e Sciacca a Sant'Agata: educare ai valori e al rispetto della dignità dell'uomo e della donna

di Giuseppe Adernò 

In occasione della festa di S. Agata il Segretario di Stato card. Tarcisio Bertone ha celebrato il solenne pontificale nel duomo di Catania gremito di fedeli ed ha ricordato come i santi non sono soltanto persone da venerare bensì modelli da imitare.

La figura e la storia della giovane Agata è stata presentata nell’attualità per il mondo d’oggi ed in particolare in dialogo con i giovani che vanno a ricerca di ideali e di punti fermi di riferimento.

Il male oscuro che corrode la gioventù di oggi è il nichilismo – ha detto il card. Bertone – e la risposta che gli educatori adulti dovrebbero saper dare è quella di un chiaro riferimento ai valori”.

La giovane Agata, che nel nome porta un messaggio di bontà, ha incarnato i segni della vita buona del Vangelo e ne diventa testimone ed educatrice. Educare alla vita buona del Vangelo, tema del programma pastorale, trova in Sant’Agata un modello credibile e puntuale.

L’appello del Cardinale Segretario di Stato perché la famiglia riconquisti il ruolo educativo e perché tutte le altre agenzie formative dalla scuola alle associazioni guidino i giovani nella ricerca dei valori essenziali, è risuonato forte e potente per la Chiesa di Catania e per la società intera: “La vera crisi non è quella economica, anche se appare manifesta e diffusa, bensì quella educativa che ricerca modelli di educatori esemplari e contesti educativi sani”.

La scelta libera e matura della verginità, per essere totalmente di Cristo, maturata nell’ascolto della sua Parola, nel dialogo della preghiera e nell’incontro eucaristico” costituiscono nel concreto le azioni da seguire scaturite dalla testimonianza di S. Agata come ha ribadito Mons. Giuseppe Sciacca, segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, alla celebrazione vespertina del 5 febbraio scorso, come vescovo originario della Sicilia e della vicina diocesi di Acireale.

La lezione della purezza, della castità, ha detto Mons. Sciacca, ci ricorda il primato della dignità della persona umana nelle sue irrinunciabili e inviolabili esigenze di libertà a partire da quella primaria: la libertà religiosa. In una cultura che commercializza il corpo, non esitando talora a farne oggetto di turpe scambio, di perversione e di esecranda offesa; in una società che ha smarrito il senso del peccato e seguendo la scia del relativismo dilagante ritiene lecito tutto ciò che piace, la vergine Agata diventa modello di fortezza che si nutre di mortificazione, di rinunzie di sacrifici. Il rispetto della propria e altrui corporeità, resa dal Battesimo tempio della presenza di Dio, impone nuove forme di relazione, nuovi stili comunicativi, nuovo alfabeto, capace di coniugare la dignità della donna, spesso ridotta a merce di consumo”.

“Il potente patrocinio della martire Agata – ha aggiunto Mons. Sciacca –  guarita miracolosamente dall’apostolo Pietro, dopo il taglio della mammella, si estenda su tutta la Chiesa e da Catania si diffonda la lezione di Agata che con il martirio è diventata un dono per la comunità catanese e maestra di fede”.

La devozione a S. Agata si insegna sin da bambini e con particolare attenzione il Card. Bertone ha benedetto i tanti catanesi che ancor piccoli indossano il sacco bianco, l’abito dei devoti.

E’ questa una particolare presentazione al tempio e un rito di consacrazione a S. Agata che i genitori compiono con devozione e responsabilità educativa. Educare alla fede, che si manifesta anche attraverso la devozione alla martire Agata, è un impegno dei genitori e una prassi che, in preparazione all’anno della fede, merita una specifica attenzione pastorale.

Nonostante l’inclemenza del tempo, la solennità dei festeggiamenti agatini ha consentito a tantissimi fedeli di incontrarsi con il volto dolce e buono della vergine Agata. Percorrendo con il busto reliquario le vie della Città, la santa Patrona ha diffuso benedizioni e segni di positiva religiosità nel cuore dei cittadini osannanti: ”Viva Sant’Agata”.

Quando al termine della festa il busto reliquario viene conservato nel sacello, che i catanesi amabilmente chiamano la “cameretta”, l’espressione del volto del busto reliquario sembra triste e nel cuore dei catanesi rimane forte il desiderio della prossima festa per incontrare ancora la “santuzza” con la bocca che sembra una rosa e gli occhi che brillano come due stelle.

Il card. Bertone al Pontificale di Sant'Agata: "Coraggiosi e coerenti nella fede"

Il Card. Tarcisio Bertone ha celebrato il solenne Pontificale di Sant’Agata, patrona dell’Arcidiocesi di Catania.

di Giuseppe Santangelo

Catania, la Città e l’Arcidiocesi in festa per la loro amata Patrona. Nella Basilica Metropolitana, cuore della devozione cattolica agatina, il Solenne Pontificale alle ore 10,30 celebrato da S. Em. Rev.ma il Sig. Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano. Lungo il corteo processionale introitale: presenti gli Arcivescovi e Vescovi di Sicilia con a capo il Card. Paolo Romeo, Arcivescovo di Palermo e Presidente della CESi, molti i Sacerdoti e i giovani seminaristi. Presenti inoltre le Autorità civili e militari della Città, della Provincia e della Regione; gremitissimo il tempio agatino che a stento riusciva a contenere le diverse centinaia di fedeli e “devoti” col sacco bianco. Nel suo saluto iniziale, l’Arcivescovo Mons. Salvatore Gristina ha ringraziato il Card. Bertone per la sua pronta disponibilità a venire nella “Patria di Sant’Agata” ad unire la sua preghiera a quella del popolo etneo in festa.
Splendida la celebrazione liturgica, dalla quale è emerso un forte senso di sacralità e maestosità per l’armoniosa coniugazione dei segni: arte visiva – liturgia – musica. Animava il Sacro Rito la Cappella musicale del Duomo che ha eseguito la “Missa in traslatione almae domus” di P. Giuliano Viabile per coro, assemblea, organo e fiati. Nella sua omelia il Cardinale Segretario di Stato ha evidenziato che “la vera emergenza educativa è la grande sofferenza dei nostri giovani”; e in prima fila in questa sfida, osserva, c’é la famiglia. “Per i genitori – aggiunge il Card. Bertone – l’educazione è un compito essenziale, una missione connessa alla trasmissione della vita, che non può essere delegata ad alcuno”. Il Cardinale celebrante ha invitato dunque i giovani ad essere coraggiosi e coerenti nella fede come lo fu la martire coetanea e concittadina Agata. “Molti genitori poi”, sottolinea, “soffrono oggi di solitudine, inadeguatezza e impotenza”, e per questo, spiega, “occorre ritrovare un’autorevolezza in grado di orientare e aiutare, capace di dire di no, di educare i giovani alla libertà, alla capacità di discernere il bene dal male” e di restituire loro “lacapacità di sognare, di spendersi per la loro felicita”. A conclusione dell’omelia, il Cardinale ha manifestato la sua gioia nel constatare con quanta “grandezza” viene celebrata e vissuta la festa della santa patrona trovandovi quegli elementi che possono rinverdire e rigenerare la fede in Cristo Salvatore. Durante il Rito della presentazione dei doni, oltre alle offerte presentate per il Sacrificio, sono stati donati al Cardinale dei cesti di pesce, segno biblico evocativo del Cristo e testimonianza della tradizione marinara della Città di Catania; le offerte in danaro invece, come ha avvisato Mons. Gristina, saranno utilizzate per la realizzazione di alcune case diocesane annesse ai presidi ospedalieri, volte ad ospitare famiglie poco abbienti di malati con lunga degenza negli ospedali cittadini. La celebrazione si è conclusa con la “speciale benedizione” inviata dal Santo Padre Benedetto XVI a tutta la Città di Catania e all’Arcidiocesi che l’Em.mo Presule ha voluto impartire quale segno dell’attenzione della Chiesa verso le popolazioni del Sud Italia.

Oggi Primo Sabato

Segreteria SME

a tutti i Soci dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”

Si ricorda a tutti i Soci l’appuntamento spirituale e formativo di oggi, primo sabato di febbraio. Come ogni primo sabato di mese, ci incontreremo in Basilica Santuario per la recita del S. Rosario comunitario alle ore 18,00; mentre alle ore 18,30 vivremo la celebrazione della S. Messa nei primi Vespri della solennità della Vergine e Martire Agata, Patrona principale della Città e dell’Arcidiocesi di Catania. A seguire, presso l’Aula capitolare, parteciperemo all’incontro formativo mensile curato dall’Assistente spirituale dell’Associazione, Don Pino Salerno, sul tema: “Gesù Cristo fu concepito per opera dello Spirito Santo e nacque da Maria Vergine”, (dal Catechismo della Chiesa Cattolica). Sarà presente il Socio Don Ambrogio Monforte. Alla fine dell’incontro, verrà reso noto il ricavato delle offerte dei Soci per il dono della “Rosa Mystica” alla Vergine SS. dell’Elemosina in occasione dei primi dieci anni di vita dell’Associazione mariana. Saranno inoltre discussi e presentati i prossimi appuntamenti associativi.

Fraterni saluti.

Adsense

Archivio

Traduci