Messaggio del Prevosto

 

«In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s’aduna
quantunque in creatura è di bontate»
(Par. XXXIII, 19-21)

Carissimi Fratelli e Sorelle,

in questo tempo di rinascita spirituale e sociale, ci accingiamo con gioia e rinnovato fervore a celebrare il Novenario in onore di S. Maria dell’Elemosina, Madre della Divina Misericordia e Protettrice di Biancavilla.

Questo itinerario di fede e di preghiera ci dà l’occasione per crescere come Comunità parrocchiale ed ecclesiale e prepararci a “La Grande Festa Estiva 2021”. 

Con gioia inseriamo questo prezioso tempo di rinnovamento nel solco tracciato dal Santo Padre Francesco con tre significativi riferimenti: l’anno speciale di S. Giuseppe, sposo della B. V. Maria, l’anno della Famiglia “Amoris Laetitia” ed infine il 7° centenario della morte di Dante Alighieri. 

La Lettera apostolica “Patris corde”, in cui, come sfondo c’è la pandemia da Covid-19 che, come ci ricorda il Santo Padre: “Ci ha fatto comprendere l’importanza delle persone comuni, quelle che, lontane dalla ribalta, esercitano ogni giorno pazienza e infondono speranza, seminando corresponsabilità. S. Giuseppe ha espresso concretamente la sua paternità nell’aver fatto della sua vita un’oblazione di sé nell’amore posto a servizio del Messia”.

Nel 5° anniversario della pubblicazione dell’Esortazione apostolica “Amoris Laetitia” sulla bellezza e la gioia dell’amore familiare, Papa Francesco ha inaugurato lo scorso 19 Marzo l’Anno “Famiglia Amoris Laetitia” che si concluderà il 26 giugno 2022 con il 10° incontro mondiale delle Famiglie a Roma.

L’esperienza della pandemia ha messo maggiormente in luce il ruolo centrale della famiglia come Chiesa domestica e ha evidenziato l’importanza dei legami tra famiglie. Sarà importante far funzionare la reciprocità tra la “Famiglia-Chiesa domestica” e la Chiesa, affinché si scoprano e si valorizzino l’una come dono insostituibile per l’altra.   

Infine, il Papa, ci fa celebrare il 7° centenario della morte di Dante Alighieri con la Lettera apostolica “Candor lucis aeternae”, pubblicata il 25 marzo scorso dove  si sottolinea l’attualità, la perennità e la profondità di fede della “Divina Commedia” e  si definisce Dante “profeta di speranza e testimone della sete di infinito insita nel cuore dell’uomo”.

Con queste tre “luci” di riferimento, cogliamo l’occasione per pregare e tenere in grande considerazione il cammino sinodale che la Chiesa Italiana sta vivendo: “Annunciare il Vangelo in un tempo di rinascita”.

Il cammino sinodale a partire dalle nostre comunità parrocchiali (cammino dal basso) sarà certamente, come ci ricorda l’Episcopato italiano: “Quel processo necessario che permetterà alle nostre Chiese che sono in Italia di fare proprio, sempre meglio, uno stile di presenza nella storia che sia credibile e affidabile” (cfr.74° Assemblea nazionale dei Vescovi italiani. Roma 24-27 Maggio 2021).

Possa la misericordiosa intercessione della Madonna dell’Elemosina aprire i nostri cuori e riscoprire i valori del Vangelo, della vera fraternità e della nostra fruttuosa relazione con il mondo.

Mi permetto di concludere questa introduzione al Novenario e alla solennità dell’ultima domenica di Agosto, con l’autorevole testimonianza del Giudice Rosario Livatino, beatificato lo scorso 9 Maggio. Il Giudice ragazzino ucciso barbaramente dalla mafia, ci consegna una frase che è stata la sintesi della propria vita cristiana: “Quando moriremo, nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili”.

Possano queste celebrazioni accendere in ciascuno di noi propositi santi per la nostra testimonianza di fede.

Con paterno affetto

Don Agrippino Salerno
Prevosto Parroco




Pubblicità